Recita l'art. 1 dell'Ordinamento della Sezione di Milazzo del Tiro a Segno Nazionale quanto segue: "II 14 agosto 1885 nel Palazzo Municipale, l'Ufficio di Presidenza della Società del Tiro a Segno Nazionale del Mandamento di Milazzo, convocato dal Presidente si è riunito, sotto la Presidenza del Marchese Flaminio Proto e nelle persone dei Sigg. Paolo Lucifero, Annibale D'Amico, Ettore Marullo e Francesco Marnilo di Fortunato, con l'assistenza del Segretario Sig. Proto Francesco. Vista la deliberazione della Direzione Provinciale del Tiro a Segno Nazionale, nella seduta del 20 giugno, scaturita dagli atti della già costituita Società di Tiro a Segno in corso negli anni 1882 e seguenti (Presidente Barone Cav. Luigi Bonaccorsi) e la Legge 2/7/1882 n. 833 ha deliberato, ad unanimità di approvare lo statuto della società mandamentale, stabilendo che l'Assemblea Generale dei Soci nominerà ai sensi del disposto dell'art. 14 del regolamento 15/04/1883 i membri elettivi dell'Ufficio di Presidenza della Società che resteranno in carica due anni e possono essere rieletti". La Società Mandamentale di Tiro a Segno ha mantenuto tale denominazione fino all'approvazione della legge 17/04/1930 n.179 e di poi ha assunto la dizione "Tiro a Segno Nazionale - Sezione di Milazzo". L'attuale Statuto di Tiro a Segno Nazionale Sezione di Milazzo, è stato approvato dal Consiglio Direttivo in carica il 28 dicembre 1999. La Sezione è l'organizzazione del tiro a segno che assolve, senza fini di lucro, in ambito territoriale, i compiti istituzionali e sportivi dell'U.I.T.S.. La Sezione istituzionalmente esplica: - l'attività di addestramento prevista dalle vigenti disposizioni legislative e che si concretizza nello svolgimento di corsi di lezioni regolamentari di tiro a segno per coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e per coloro che sono obbligati ad iscriversi e frequentare una Sezione di Tiro a Segno Nazionale ai fini della richiesta di una licenza di porto d'armi, nonché per tutti coloro che vi sono obbligati per legge; - l'attività dello sport del Tiro a Segno, organizzando manifestazioni sportive e curando la preparazione tecnica dei suoi iscritti, al fine di ottenere l'affiliazione all'U.l.T.S. per praticare l'attività agonistica; - l'attività promozionale, propagandando lo sport del tiro a segno anche con lo svolgimento, per i ragazzi, di attività ludiche propedeutiche all'uso delle armi, autorizzate dall'Unione Italiana Tiro a Segno. La Sezione ha autonomia contabile e amministrativa. La Sezione adotta l'emblema del Tiro a Segno Nazionale e quello dell'Unione Italiana Tiro a Segno. La bandiera della Sezione è la bandiera con l'emblema del Tiro a Segno Nazionale. Nel bollo di ufficio della Sezione è riprodotto l'emblema del Tiro a Segno Nazionale con la denominazione della Sezione. Il Poligono costruito nel 1895 è servito inizialmente per l'esercitazione dei giovani e meno giovani nel tiro. Nel 1913 sono stati iniziati lavori di ristrutturazione degli edifici sociali e nel poligono di tiro sotto la direzione del direttore dei lavori ing. Vincenzo D'Amico. Dopo lungo periodo di attività, questa è stata sospesa per i noti eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943 il Poligono è diventato concentramento di carri armati americani ed i soldati hanno fatto scempio delle attrezzature, asportando tutto quello che si poteva, sia dalla sede sociale che dal campo di tiro. In seguito, l'intraprendenza e l'amore verso il tiro sportivo di un gruppo di cittadini, ha riorganizzato la Sezione ed il Consiglio Direttivo ha pensato e messo in opera, anche con interventi economici dei Consiglieri, la costruzione di uno stand di tiro a mt.25. Ha avuto così vita una profìcua attività sportiva che ha portato la sezione su diversi campi di tiro: da Brescia a Milano, a Roma, Napoli e campi minori. La vetustà degli impianti ha spesso intralciato l'attività, sottraendo risorse economiche ingenti, atte a tamponare i danni ad impianti e strutture sociali causati dall'ingiuria del tempo, non ultimo il crollo di una tettoia. Il Genio Militare, oggi, su reiterate richieste della Sezione sta per intraprenderne la ricostruzione.
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