La società nasce nel 1890 per opera di un gruppo di cavalieri amanti dell'equitazione d campagna e memori dei fasti antichi delle cacce Sabaude come Società dei "Paper - Hunts". Tra questi ricordiamo il Colonnello Luigi Berta, il Capitano Tancredi di Savoiroux, il Conte Filipppo Sambuy, il N.H. Roberto Nasi, il Barone Roberto di Sant'Agabio.Le riunioni si svolgevano nelle campagne intorno alla città di Torino e nei siti di Moncalieri, Chieri, Rivoli, Mirafìori, Stupinigi, Rivalla, Venaria. Negli anni seguenti tra la fine del secolo e l'inizio del nuovo, la Società ormai consolidata sportivamente e nota nella società di quei tempi, annoverava altri personaggi come: S.A.R. Emanuele Filiberto Duca di Aosta il Conte Eugenio De Genova di Pettinengo, il Conte Vittorio Rignon, il Tenente Federico Caprilli. Dopo la pausa della prima guerra mondiale, la società riprese la sua attività attorno agli anni 1920 con lo stesso spirito e le stesse finalità, trasformandosi in "Società dei Percorsi di Campagna a Cavallo". Nel 1927 assume il nome di "Società Torinese per la Caccia e Cavallo" con muta di cani diventando così una vera Società venatoria per la caccia alle volpe. Personaggi di rilievo di questo periodo che arriva sino al 1940 e che hanno dato grande impulso e prestigio alla stessa sono: il Conte Dionigi Grisi Redoli Della Pie, il Generale Marchese Onorato Honorati, S.E. Conte Carlo Calvi di Bergolo, il Cav. Corrado Romanengo, S.A.R. il Principe di Piemonte Umberto II di Savoia. Dopo il secondo conflitto mondiale la Società ricominciò la sua attività come "Società Torinese per la Caccia a Cavallo" in un ambiente territoriale e sociale profondamente mutato dagli sconvolgimenti bellici, senza muta di cani e ritornando a svolgere le riunioni come ai tempi delle sue origini, mantenendone e trasmettendone così la tradizione fino ai giorni nostri. Tra i personaggi che ricompongono le file della Società ricordiamo il Generale Marchese Onorato Honorati, il Dott. Guido Vaciago, il Conte Giuseppe Salvi Del Pero di Luzzano, il Marchese Carlo Pallavicino di Ceva, il Marchese Carlo Pilo di Boyl, l'Ing. Giacomo Bianco, l'Ing. Andrea Provenzale.
|
|