Nel 2015, l’UNASCI ha realizzato l'undicesima edizione del progetto
“Archivi Vivi – Conoscere la Storia dello Sport”
Partendo dalle considerazioni che:
a) ogni Società Sportiva Centenaria dispone - chi più chi meno - di un prezioso patrimonio documentale (atti, lettere, documenti, fotografie, libri ed opuscoli, etc.) in grado, spesso, di permettere la ricostruzione di un periodo storico, della nascita di una Sport o di fenomeni sociali rilevanti.
b) la conoscenza di questi archivi è, di solito, limitata a poche persone ed il loro contenuto è generalmente ignoto all’esterno.
c) il disinteresse nei confronti di tale patrimonio può, talora, avere portato alcune società a trascurarlo lasciandolo in condizioni di disordine, non adeguatamente conservato o protetto.
d) i moderni mezzi informatici permettono di mettere a disposizione di tutti, studiosi, ricercatori, etc., quel grande patrimonio.
L’UNASCI, con il progetto “Archivi vivi – Conoscere la Storia dello Sport”, ha inteso promuovere una concreta iniziativa nel campo della cultura e dello sport al fine di poter sensibilizzare le Società Sportive Centenarie d’Italia sull’importanza di detenere un archivio ed aiutare le società stesse a catalogare i documenti ed a conservarli in maniera adeguata, rendendoli disponibili alla consultazione ed alla conoscenza.
L’UNASCI, a tal fine, ha concesso ad alcune società affiliate all’UNASCI che hanno presentato ed attuato un progetto nell’ambito dell’iniziativa un contributo massimo di euro 700,00.
In particolare, nel 2015, le associazione sportive centenarie che sono state interessate dal progetto ed hanno pertanto operato nel suo ambito ricevendo il contributo indicato sono state 1 (uno) ed esattamente (in ordine di data di fondazione):
1. |
Tiro a Segno Nazionale Sezione di Candela |
Candela (Foggia) |
1884 euro 700,00 |
1. Tiro a Segno Nazionale Sezione di Candela 1884 - Candela (Foggia).
La Sezione di Candela, fortemente consapevole che un futuro radioso dipende soprattutto da un passato forte di cultura, tradizioni, volontà di crescere e fattivo impegno ha deciso di ricostruire la propria storia collegando passato e presente, proprio per dare alle generazioni future tanto voglia di continuare a crescere operando costantemente sulla base di valori veri che coinvolgano sempre, così come è stato sino ad adesso, l'intera collettività candelese. Una comunità che ben si identifica nel tiro a segno e che dello sport non ne fa un fine ma solo un mezzo per aggregare socialmente soprattutto le giovani generazioni.
Ed è in quest'ottica che, dal 2007, i Dirigenti della Sezione hanno fatto partire un progetto volto al ritrovamento ed all'acquisizione di quanto più materiale possibile al fine di conseguire la ricostruzione della storia della Sezione stessa.
Una storia non solo da catalogare con documentazione e reperti da conservare agli atti, ma anche da rendere pubblicamente fruibile, gratuitamente, ogni giorno, a quanti ne avessero interesse, anche con visite guidate a richiesta.
Nel 2015 i Dirigenti ed i Soci della Sezione hanno attuato il progetto che è diventato realtà.
Infatti è ormai pronto il Museo Storico Sezionale che, con le sue 25 teche e vetrine ed i suoi oltre 100 quadri, è un vero e proprio “Archivio Vivo” visitabile da chiunque su un'area espositiva di circa mq. 160, posta al primo piano della palazzina ove è situato lo stand dei 25 metri del poligono comunale di Strada Provinciale Ferrovia in Candela.
Si tratta di una mostra costituita da circa 300 documenti (atti, lettere anche olografe, delibere, leggi, regolamenti, progetti etc.), da circa 200 reperti di ogni genere (stemmi, armi, indumenti da tiro, bersagli e porta bersagli, medaglie, coppe, attestati di benemerenze etc.) e da una corposa documentazione fotografica.
Il materiale si riferisce all'arco di oltre 130 anni di esistenza dell'associazione, per ben evidenziare e rendere nota la magnifica storia di una straordinaria realtà sociale e sportiva quale appunto è quella del Tiro a Segno Nazionale Sezione di Candela.
I locali che ospitano l'Archivio-Museo sono dotati di sistemi antincendio ed antintrusione.
Il progetto prevede anche la consultazione on-line delle testimonianze di archivio e la visita virtuale del museo: la realizzazione di questi servizi avverrà subito dopo l'inaugurazione ufficiale della mostra che si è svolta con una grandiosa cerimonia alla presenza del Presidente Nazionale del CONI, Giovanni Malagò, in data giovedì 12 aprile 2018.
L’UNASCI ha riconosciuto l’importanza e la valenza di questa iniziativa concedendo – a titolo di piccolo parziale rimborso delle spese sostenute - il contributo previsto dal progetto.