Relazione finale sul Progetto “Archivi vivi” – Conoscere la Storia dello Sport Anno 2007 – 3° edizione
Nel 2007, l’UNASCI ha realizzato la terza edizione del progetto
“Archivi Vivi – Conoscere la Storia dello Sport”.
Partendo dalle considerazioni che:
a) ogni Società Sportiva Centenaria dispone – chi più chi meno – di un prezioso patrimonio documentale (atti, lettere, documenti, fotografie, libri ed opuscoli, etc.) in grado, spesso, di permettere la ricostruzione di un periodo storico, della nascita di una Sport o di fenomeni sociali rilevanti.
b) la conoscenza di questi archivi è, di solito, limitata a poche persone ed il loro contenuto è generalmente ignoto all’esterno.
c) il disinteresse nei confronti di tale patrimonio può, talora, avere portato alcune società a trascurarlo lasciandolo in condizioni di disordine, non adeguatamente conservato o protetto.
d) i moderni mezzi informatici permettono di mettere a disposizione di tutti, studiosi, ricercatori, etc., quel grande patrimonio;L’UNASCI, con il progetto “Archivi vivi – Conoscere la Storia dello Sport”, ha inteso promuovere una concreta iniziativa nel campo della cultura e dello sport al fine di poter sensibilizzare le Società Sportive Centenarie d’Italia sull’importanza di detenere un archivio ed aiutare le società stesse a catalogare i documenti ed a conservarli in maniera adeguata, rendendoli disponibili alla consultazione ed alla conoscenza.
L’UNASCI, a tal fine, ha concesso ad alcune società affiliate all’UNASCI che hanno presentato ed attuato un progetto nell’ambito dell’iniziativa un contributo di euro 700,00.
In particolare, nel 2007, le associazione sportive centenarie che sono state interessate dal progetto ed hanno pertanto operato nel suo ambito ricevendo il contributo indicato sono state 5 (cinque).
1. Panaro Modena A.S.D. – S.G.S. 1870 Modena 1870
2. Tiro a Segno Nazionale – Sezione di Trapani Trapani 1884
3. Società Canottieri Garda Salò Salò (Brescia) 1891
4. Canottieri Trieste A.S.D. Trieste 1896
5. Società Ginnico Sportiva Dil.ca Spes Mestre Mestre (Venezia) 1903.
Qui di seguito viene riportata una breve e sintetica descrizione di quanto da loro posto in essere.
1. Panaro Modena A.S.D. – S.G.S. 1870 (Modena).
Dal novembre 2006 la Panaro Modena A.S.D. – S.G.S. 1870 sta catalogando il materiale cartaceo che da anni giaceva presso un magazzino messo gentilmente a disposizione dal Presidente della società, sig. Ormes Corradini. Dal febbraio 2007 il Comune di Modena ha assegnato alla Panaro Modena A.S.D. – S.G.S. 1870 una nuova palestra mediante una convenzione che impegna la società anche alla custodia e alla pulizia dei locali. Il materiale della Panaro Modena A.S.D. – S.G.S. 1870 immagazzinato da anni solo ora rivede la luce ed è in corso il lavoro di selezione, catalogazione ed archiviazione ad opera di una laureanda in “Conservazione dei Beni Culturali” stipendiata dalla Società.Nell’ambito di questa opera globale della società è stato utilizzato il contributo UNASCI di cui al progetto.Vi è stata anche la visita dell’ Ispettore della Soprintendenza dei Beni Culturali che ha fornito indicazioni riguardanti le modalità di conservazione del materiale e i locali adatti ad ospitarlo. Questi sono collocati nel nuovo stabile concesso alla Panaro dal Comune e sono già forniti di sistemi di allarme alle porte e alle finestre, di sistemi antincendio e di porte taglia-fuoco; sono facilmente accessibili a tutti poiché si trovano al piano terra dell’ edificio.Oltre al materiale cartaceo, la Panaro Modena A.S.D. – S.G.S. 1870 possiede numerose coppe, trofei, allori, busti, strumenti musicali, bandiere, fotografie e vari filmati alcuni dei quali necessiterebbero di un lavoro di restauro per renderli fruibili al pubblico. La Panaro Modena A.S.D. – S.G.S. 1870 ha conservato anche libri, riviste di settore e giornali d’epoca attraverso i quali si possono ricostruire in modo puntuale le carriere degli atleti.Contemporaneamente, i Dirigenti della Panaro Modena A.S.D. – S.G.S. 1870 si stanno occupando della realizzazione di un “Museo Panaro” che sarà collegato all’ Archivio in modo tale da dare la possibilità a studenti e studiosi di avere un panorama il più ampio possibile sulle attività svolte dalla società. Per la progettazione del museo la Panaro Modena A.S.D. – S.G.S. 1870 ha elaborato un questionario distribuito ai frequentatori della palestra che ha consentito di raccogliere preziose indicazioni sulle modalità di procedere. Il museo dovrà essere multimediale, interattivo e coinvolgente.
2. Tiro a Segno Nazionale Sezione di Trapani 1884.
I Dirigenti del Tiro a Segno Nazionale Sezione di Trapani 1884 hanno attuato una nuova sistemazione delle coppe delle targhe e dei cimeli in possesso della Sezione, acquistando all’uopo idonee bacheche e scaffalature.Purtroppo il patrimonio storico sportivo della Sezione ha soltanto al momento materiale di epoca successiva alla II Guerra Mondiale, posto che il poligono della Sezione venne distrutto dai bombardamenti e con esso andò perso moltissimo materiale della storia e della vita della Sezione.Le ricerche dei Dirigenti del Tiro a Segno Nazionale Sezione di Trapani 1884 continuano nella speranza di potere ricostituire almeno in parte la storia della Sezione.
3. Società Canottieri Garda Salò di Salò (Brescia) 1891.
Il progetto della Società Canottieri Garda Salò di Salò (Brescia) 1891 si è concretato su una particolare e specifica iniziativa: i Dirigenti della Società Canottieri Garda Salò di Salò (Brescia) 1891 hanno fatto riprodurre in maniera perfettamente rispondente all’originale, a cura dell’argentiere Zanolli di Brescia, la “Coppa del Liutaio”. Merita riportare brevemente la storia dell’oggetto.Era il 1923 quando Gabriele D’Annunzio, appassionatosi alle regate di canottaggio che la Canottieri Garda organizzava nello splendido Golfo di Salò, commissionò la “Coppa del Liutaio” al suo argentiere di fiducia, Renato Brozzi, coppa così denominata in onore dell’inventore del violino, Gasparo da Salò. Dopo un anno di paziente e minuzioso lavoro venne realizzato uno dei trofei più particolari di quell’epoca e probabilmente anche della nostra: 5,7 chilogrammi di argento massiccio, ravvivati da tocchi d’oro che ne mettono in evidenza le masse, quasi illuminandole di una fantastica luce. Gabriele D’Annunzio stesso ne studiò i dettagli cercando di fondere insieme concetti e valori che desiderava trasmettere, così da lui descritti: “Gli arditi simboli sembrano porre le vostre prove sotto l’auspicio dell’insigne liutaio che, per diritto di gloria dà il suo nome a Salò. Essa non è rostrata come le antiche corone dei vincitori navali; ma, a guisa di rostro, reca a poppa e a prua del palischermo d’argento il manico del violino col suo bel riccio. E i remi si tramutano in ali, quasi annunciando il prodigio del vostro ardore. “Dei remi facemmo ali al folle volo “. Così questa coppa vi insegna e vi incita ad accordare il vostro remeggio secondo il più costante e il più severo dei ritmi. Essa vi rammenta, in ritmo, che voi siete per volare nella acque di Gasparo da Salò. Il perfetto palischermo da corsa, il canotto sottile, nella sua leggerezza ed esattezza richiede al costruttore qualcosa dell’arte di un grande liutaio, qualcosa dell’arte di Gasparo.Questo ambito trofeo venne definitivamente assegnato alla Canottieri Garda di Salò ed oggi fa parte del suo stato patrimoniale.Il valore della Coppa del Liutaio è tale da impedire da sempre l’esposizione continuativa dell’originale al pubblico, ma la magnificenza e l’alto valore storico ed intrinseco del trofeo non dovevano né potevano continuare ad essere ammirati solamente in fotografia. Da qui è nata la decisione del Consiglio Direttivo della Società Canottieri Garda Salò di Salò (Brescia) 1891, coadiuvato dalla sensibilità e generosità del socio Luciano Regali, e con l’intervento anche dell’UNASCI, di commissionare una riproduzione perfetta della Coppa. Questo pezzo, unico nel suo genere sia per eleganza che preziosità, è ora con orgoglio finalmente a disposizione di tutti.
4. Canottieri Trieste A.S.D. Trieste 1896.
La Canottieri Trieste A.S.D. Trieste 1896 ha proseguito nell’opera di recupero e riordino del materiale archivistico della società, in particolare quello esistente a partire dal 1954 ad oggi. Si tratta di un’attività iniziata nell’ambito del progetto UNASCI nel 2006 e che si sta avviando a conclusione.Nell’occasione del ripristino dell’archivio storico della società i Dirigenti hanno anche effettuato lavori di abbellimento dei locali, ad esempio la scala a chiocciola che consente l’accesso alla Sala del Consiglio Direttivo della società.
5. Società Ginnico Sportiva Dilettantistica Spes Mestre 1903.
La Società Ginnico Sportiva Dilettantistica Spes Mestre 1903 ha rinvenuto in una teca custodita in un armadio della sede sociale un contenitore all’interno del quale è stata trovata – in cattive condizione – la prima bandiera dell’Associazione, di cui era nota l’esistenza ma che non era a disposizione della società. Così i Dirigenti della società decisero di attuare nell’atrio della società un’opera di arredo dando adeguato spazio alla collocazione cimeli storici della società. Nell’ambito del progetto è stata quindi restaurata la centenaria bandiera (Stendardo) della Società Ginnico Sportiva Dilettantistica Spes Mestre 1903, con la sua sistemazione in un adeguato quadro (anche a fini protettivi), sono stati acquistati due dipinti di soggetto ginnico realizzati dal noto pittore mestrino, Gianni Boldrin, in passato ginnasta della Società ed, infine, si è dato avvio ad un’opera di restauro, pulizia e classificazione di tutte le coppe, i trofei ed i manifesti della Società Ginnico Sportiva Dilettantistica Spes Mestre 1903, provvedendo ad un primo parziale acquisto di mensole ed altre attrezzature idonee ad una adeguata esposizione di tale oggetti.