L’Unione Ciclistica Bergamasca è stata fondata nel 1902 da un gruppo di sportivi che avevano il punto di ritrovo presso la Trattoria “Angelo Marossi” nella zona di Piazza Pontida a Bergamo.
Primo Presidente fu il cav. Vincenzo Cittadini, che rimase in carica per quattro anni.
Nel 1905, sotto la presidenza di Giovanni Frosio, la società si diede uno statuto, una divisa, un labaro ed un distintivo.
Si giunse così fino al 1910 anno in cui, sotto la presidenza di Antonio Valsecchi, alcuni giovani in possesso di notevoli qualità atletiche, si diedero alle prime corse ciclistiche: da quel momento non c’è ordine di arrivo nel quale non figuri il nome dell’U.C.B. e per molti giovani la maglia giallorossa divenne una bandiera ed un traguardo da raggiungere.
Nel 1919, con la presidenza di Giuseppe Frassoni, venne istituita una sezione motociclistica e nel 1923, sotto la presidenza del dott. Dino Sestini, l’U.C.B. assorbì la sezione ciclismo dell’Atalanta.
Con la presidenza di Brusconi (1925) prima e con quella del grande ed indimenticabile Paolo Serafini (1926-1928), l’U.C.B. entrò nella sua epoca d’oro.
Si ricorda in quegli anni, Antonio Pesenti, tesserato nel 1928 con l’U.C.B. nella quarta categoria dilettanti, il quale fu maglia rosa al Giro d’Italia del 1932 e grande protagonista al Tour de France.
Uno delle più importanti figure della società e del ciclismo bergamasco fu Angelo Baracchi (1928-1941): egli rimase alla guida della società per ben quindici anni e fu sotto la sua presidenza che la società giallorossa uscì irresistibilmente dal campo provinciale acquistando una spiccata notorietà nazionale.
Dopo la pausa bellica, l’U.C.B. con Pietro Taschini, passato dalla brillante attività agonistica ad una ancor più brillante attività dirigenziale, si assunse il gravoso compito della completa riorganizzazione sociale.
In quegli anni vanno ricordati per le loro affermazioni Lino Taschini, Enrico Tua, Gelsomino e Tarcisio Locatelli, Gianni Mangili, Tarcisio Capelli.
In quel periodo il titolo di campione mondiale e la maglia iridata vennero conquistati per due volte dall’indimenticabile Elia Frosio, valdimagnino emigrato a Parigi e corridore “Amateur” e poi professionista che nel 1946 e nel 1949 vinse il titolo mondiale stayer, oltre a| numerose altre gare in Italia ed all’estero.
Nel 1952 assunse la presidenza Guglielmo Nava, che organizzò a Bergamo l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia.
Nel 1957 entrò a far parte dll’U.C.B. Fedele Bettoni, portando in dote l’organizzazione del Trofeo Bettoni per dilettanti.
Si succedettero alla presidenza nel 1961 Guglielmo Nava, nel 1964 Giovanni Gamba e nel 1968 Fedele Bettoni, il quale è ancora oggi Presidente.
Ma tutti costoro ebbero un validissimo aiuto in Ernesto Salvi, il quale entrato come corridore nell’U.C.B. nel 1932 fu poi Vicepresidente e vera colonna della società fino alla sua scomparsa nel 1980.
Fu nel 1975 che Gian Luigi Stanga, atleta giallorosso nel 1963 quando ottenne oltre venti vittorie tra gli esordienti e gli allievi, mise insieme quattro corridori: Sergio Coletti, Giorgio, Casati, Franco Provenzi e Giuseppe Signori, con i quali Stanga sbaragliò il campo, con diversi successi – anche all’estero – per alcuni anni.
Nel 1976 si aggiunsero in squadra Grassi, Pasini e Domodossola e le vittorie proseguirono.
Nel 1978 il G.S. Di Leo di Alme confluì nell’U.C.B.
Gli anni che vanno dal 1979 al 1985 i successi divennero più rari.
Nel 1986 venne tesserato Stefano Tommasini il quale trionfò nella Torino – Valtournance, conquistando anche il secondo posto nel Giro della Valle d’Aosta. Nel 1987 passò professionista e vinse – tra l’altro – il Giro d’Australia a tappe.
L’U.C.B. creò nella seconda metà degli anni ottanta una squadra di ciclosportivi che ebbe come capo carismatico per oltre quindici anni Luigi Bevicchio.
Nel 1993 l’U.C.B., affidata a Giuseppe Di Leo, iniziò una collaborazione con altra società dilettantistica che si fuse nell’U.C.B., nel 1997, svolgendo la funzione di vivaio per la squadra professionistica del Team Polti, guidata da Stanga.
Fecero parte da dilettanti della Polti – U.C.B. nel 1994 anche Paolo Savoldelli, che vinse poi due Giri d’Italia, e Mirko Celestino e nel 1996 Marco Pinotti.
Vittorie su vittorie: ad esempio nel 2000 furono ventitre.
Nel 2002 – l’anno del centenario – venne creata una maglia “storica” originale senza sponsor con la sola dicitura “U.C. Bergamasca 1902”.
Negli ultimi anni la società ha tesserato anche atleti stranieri quali il greco Joannis Tamauris e lo svizzero Franco Marvulli, campione del mondo su pista nello scratch e nell’americana nel 2003.
Comunque l’obiettivo più importante dell’U. C. Bergamasca 1902 è sempre stato quello di educare gli atleti al ciclismo, mantenere un ricco vivaio dilettantistico giovanile e di portare atleti al professionismo.
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