Tiro a Segno Nazionale Sezione di Venezia Lido

1867

Veduta aerea della sede del Tiro a Segno Nazionale Sezione di Venezia

      

Informazioni aggiuntive

Società

Tiro a Segno Nazionale Sezione di Venezia Lido

Anno fondazione

1867

Sede

Riviera San Nicolò 23

CAP

30126

Città

Venezia

Provincia

VE

Regione

Veneto

Telefono Società

041.5260127

Fax

041.5268097

E-mail Società

segreteria@tsnvenezia.it

Numero soci

667

Numero tesserati

280

FSN/DSA/EPS

UITS

Discipline

tiro a segno

Impianti

10 linee di tiro outdoor ad aria compressa con bersaglio cartaceo, 12 linee a fuoco calibro 22 a m. 50, 7 linee fuoco a m. 25 (impianto prima categoria), poligono con 6 linee di tiro in indoor ad aria compressa con bersagli elettronici

Colori sociali

rosso veneziano

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024

Pagamenti

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Stella d'argento

SI

Anno Stella d'argento

1968

Presidente

Graziano Fusato

Venezia può certamente e documentatamente vantarsi di avere istituito il più antico “tiro al bersaglio” o poligono di tiro in Italia e nel Mondo.
Infatti il “BRESSAGLIO” in San Nicolo del Lido di Venezia, a pochi passi dall’attuale poligono di Tiro a Segno Nazionale della sezione di Venezia, venne costruito nel lontano 1299 sotto il Dogado di Pietro Gradenigo.
In una cronaca del 1382 si narra che “valenti furino contra li Ungheri, li Genovesi e li Carraresi qué soldati della Repubblica, che sopra veloci Corsieri si presentarono alle scaramucce, perché fecero meraviglie, scaglindo con lo arco et le frecce, durante la famosa guerra di Chioggia”; ed è proprio durante questa guerra che venne impiegata con certezza per la prima volta un’arma da fuoco: infatti la BOMBARDA chiamata “Trevixana” smantellò con una pietra da 195 libbre il campanile di Brondolo, seppellendo fra le macerie il comandante genovese Pietro Doria.
In seguito con l’affermazione delle artiglierie, si sentì in Venezia la necessità di avere a disposizione numerosi uomini pronti e atti al maneggio di queste nuove armi, venne cosi costituita il 31 ottobre 1500 la scuola dei “Bombardieri”, dette Confraternita ebbe sempre logo in campo Santa Maria Formosa, accanto alla chiese omonima. I “Bombardieri” dovevano essere tutti Cittadini Veneziani, avevano una loro “Mariegola” (= Madre regola) e alloggiavano in case messe a disposizione dal Governo della Repubblica, nella contrada di S.Francesco della Vigna, in calle dei Bombardieri.
Il luogo esatto dove questi “Bombardieri” si esercitavano era nel bersaglio di San Nicolo di Venezia, accanto alla casa del Consiglio dei Dieci (a pochi passi dell’attuale Poligono di Tiro a Segno Nazionale della Sezione di Venezia).
Nel 1518 venne aperto un nuovo “Tiro al Bressaglio” in contrada S.Alvise pei esercitazioni con armi piccole: Faconetti, Arcobusi, Moschetto da zuogo (= gioco).
In seguito del 1531 questo “bressaglio” venne aperto a tutti i Cittadini che ” intendono sbarare con shioppio arcobusi”.
Del bersaglio di S.Alvise non rimane che la pallazzina da dove si sparava, attualmente l’ingresso dell’Ospedale Umberto I.
Sotto la dominazione austriaca il vecchio Bersaglio di S.Nicolo venne spostato “al di qua del canale” dove tuttora esiste.
Il primo Presidente sotto l’Italia Unita fu il Generale Giorgio Manin, figlio di Daniele Manin, capo dell’eroica insurrezione e resistenza di Venezia nell’anno 1848/49.
Dall’Archivio Storico del Museo Corer si legge che Giorgio Manin fu uno dei fondatori del Tiro a Segno Nazionale e Consigliere Nazionale nell’anno 1867 quando uno dei Vice-Presidenti era Giuseppe Garibaldi.
Il Tiro a Segno Nazionale Sezione di Venezia 1867 ha sempre avuto importanti risultati sportivi: tra i più recenti si vogliono ricordare quelli del tiratore Cristiano Gritti, tuttora campione italiano della specialità Tiro Rapido Sportivo categoria Revolver gruppo B, che già nel 2016 aveva conseguito tale titolo nel gruppo di merito A.

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° ………………. – 15.10.2020 Graziano Fusato
° 16.08.2020 – 26.10.2024 Guido D’Este