Tiro a Segno Nazionale Sezione di Tivoli

1884

20 febbraio 1958: lezioni di tiro del battaglione premilitari della 114^ Legione. Il TSN Tivoli all’epoca svolgeva l’attività di tiro su un poligono di tiro all’aperto, nella zona di Tivoli, utilizzato per un certo periodo, prima di trasferirsi nell’attuale sede allo stadio di Tivoli.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Tiro a Segno Nazionale Sezione di Tivoli

Anno fondazione

1884

Sede

Via G. Picchioni (Stadio Ripoli) snc

CAP

19

Città

Tivoli

Provincia

ROMA

Regione

Lazio

Telefono Società

0774.313918

Fax

0774.313653

E-mail Società

info@tsntivoli.it

E-mail PEC Società

tsntivoli@fbnetpec.it

Numero soci

3488

Numero tesserati

141

FSN/DSA/EPS

UITS

Discipline

carabina ad aria compressa, pistola ad aria compressa

Impianti

poligono con n. 5 linee di tiro a mt. 10; galleria 15 mt con 4 linee con proiezione delle sagome (PO-LIGHT) su schermo mediante scheda magnetica con memorizzazione delle sedute di tiro e poligono a m

Colori sociali

amaranto e blu

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024

Pagamenti

, , , , , , ,

Stella d'argento

SI

Anno Stella d'argento

1988

Stella di bronzo

SI

Anno Stella di bronzo

1979

Presidente

Sandro Badaracchi

Telefono Presidente

329.9017561

Il tiro a segno a Tivoli ha origini assai gloriose, essendo stato istituito come società Mandamentale Tiro a Segno Nazionale nel lontano 1884, risultando a tutt’oggi come la più antica associazione operante a Tivoli ancora in vita.
L’annuncio della fondazione si trova nel primo numero del Bollettino degli Atti del comune di Tivoli di domenica 9 marzo 1884 (il bollettino fu una lodevole iniziativa creata per dare maggiore pubblicità a tutti gli atti dell’amministrazione comunale e perché “questi possano essere discussi ed esaminati con cognizione di causa”).
Il testo del comunicato è il seguente: “In breve tempo verrà inaugurato in questa città il Tiro a Segno Nazionale. Le domande ascendono a centoventi; non appena saranno esaurite le pratiche di legge, sarà convocata la società per la nomina della presidenza. Le numerose domande fanno ampia testimonianza, che venne qui altamente compresa l’importanza di detta istituzione, e dei benefici effetti che possono derivarne”. E’ interessante ricordare che a Tivoli la popolazione a quell’epoca era di circa 10.000 persone.
La società viene registrata , insieme a diverse altre, alla data dell’8 maggio dello stesso anno, ma, proprio per la contemporaneità della registrazione, è possibile supporre che la società funzionasse precedentemente in modo non ufficiale. D’altra parte molte società, poi trasformate in sezioni, aprirono, ma non tutte riuscirono a mantenersi in vita per varie difficoltà: basti ricordare soltanto, come dato molto significativo, che nel 1885 le società di tiro a segno erano 557, mentre il 31 dicembre 1980 il loro numero scese a 287.
Il primo verbale delle adunanze della presidenza del Tiro a Segno Nazionale è datato 31 gennaio 1895 alle ore diciotto e mezzo, nei locali sociali posti nel palazzo comunale (le autorità favorirono questa iniziativa): con Federico Vanni presidente, si riuniscono Giovan Battista Buttaroni, Alessandro Scipioni e Mose Raffaelli. L’ordine del giorno è l’iscrizione di nuovi soci ed il pagamento dei conti degli anni precedenti.
Le armi usate all’epoca erano quelle d’ordinanza: fucili e moschetti Veterli modello 1870 e 1870-87 e carabine a ripetizione modello 1882(che fra l’altro furono quelle usate nella Prima Gara Generale che si tenne a Roma dal 5 al 17 maggio 1980).
Il poligono per le esercitazioni era invece quello che proprio da questa disciplina ha dato il nome alla località come ex-tiro a segno: la zona in località “Ripoli” poco oltre la villa Greci sulla strada per S. Gregorio da Sassola.
Il poligono per le esercitazioni ubicato presso monte Ripoli, in quell’epoca risultava una zona isolata naturalmente, ed era costituito da elementi essenziali come la tettoia sotto la quale stazionavano i tiratori e la fossa dei bersagli. Questa doveva essere una sistemazione temporanea, visto che la struttura doveva essere costruita successivamente fuori prato S. Giovanni. Il terreno del poligono rimase di proprietà della Sezione di Tivoli fino a che la legge del 4 giugno 1934, n° 950 stabilì che tutti i campi di tiro passassero al Demanio dello Stato.
Nel 1958 l’attività di tiro fu sospesa per ragioni di sicurezza, perché, con l’estendersi del centro abitato e la costruzione dell’albergo non poteva consentirsi il mantenimento di un poligono aperto.
L’attività dei tiratori tiburtini dovette così trasferirsi presso un poligonetto allestito nel salone sezionale di Largo Garibaldi dove si sparava solo con armi ad aria compressa.
Alla vigilia dei Giochi Olimpici del 1960 sembrò che Tivoli fosse sul punto di riavere un poligono d’allenamento olimpico per il tiro a 300 metri, da costruirsi presso località “La Prece” ma anche questa soluzione venne abbandonata a causa di finanziamenti mai pervenuti.
Nel 1966 si venne tristemente a conoscenza del fatto che con Decreto Interministeriale 13 marzo 1965, n° 330 il poligono di tiro di monte Ripoli era stato dismesso per la vendita ed era passato al Ministero delle Finanze, il 21 novembre 1966, l’Unione Italiana Tiro a Segno informava la Sezione di Tivoli che il Ministero delle Finanze, tramite l’Intendenza di Finanza di Roma, aveva posto in vendita a pubblico incanto in data 9 dello stesso mese, al prezzo base di £. 125.000.000 l’area del poligono, equivalente a 70.000 mq., già di proprietà della sezione.
Nel 1967 il poligono si trasferì da Largo Garibaldi a dei locali ubicati sotto le tribune del campo sportivo Ripoli, in un primo momento fu realizzata una sala per il tiro con le armi ad aria compressa, successivamente i lavori furono migliorati con la costruzione di un piccolo poligono per il tiro con armi a fuoco a 25 metri.
Al giorno d’oggi il poligono si trova presso il campo sportivo, vistosamente migliorato e modernizzato.