Tiro a Segno Nazionale Sezione di Reggio Emilia

1884

Targa commemorativa per la fucilazione dei 7 fratelli Cervi avvenuta il 28 dicembre 1943 e per l'esecuzione di Don Pasquino Borghi assieme ad altri 9 partigiani del 30 gennaio 1944 per mano delle truppe nazi-fasciste. La targa si trova presso il poligono della società.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Tiro a Segno Nazionale Sezione di Reggio Emilia

Anno fondazione

1884

Sede

Via Avvenire Paterlini 17

CAP

42124

Città

Reggio Emilia

Provincia

RE

Regione

Emilia Romagna

Telefono Società

0522.512261

E-mail Società

info@tsnre.it

E-mail PEC Società

pec@pec.tsnre.it

Numero soci

952

Numero tesserati

155

FSN/DSA/EPS

UITS

Discipline

tiro a segno

Impianti

n. 1 poligono chiuso a cielo aperto per tiro a fuoco amt. 200., n. 2 poligoni di tiro chiusi a cielo aperto di tiro sportivo a fuoco a mt. 25, palestra per aria compressa a mt. 10

Colori sociali

granata

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2021, 2022, 2023, 2024

Pagamenti

, , ,

Stella d'oro

SI

Anno Stella d'oro

1994

Stella di bronzo

SI

Anno Stella di bronzo

1974

Presidente

Roberto Taddei

Il tiro a segno, come sport organizzato, trae origine dalle Associazioni per il tiro al bersaglio sorte in Piemonte a metà ‘800 anche grazie al grande contributo del Generale Giuseppe Garibaldi che, constatate le lacune dei propri uomini nell’utilizzo del moschetto, ne riconobbe le valide funzioni propedeutiche. Dopo l’unificazione d’Italia, nel 1882 nacquero, per legge, le Società del Tiro a Segno Nazionale.
Tali società di natura civile, avevano lo scopo di uniformare l’addestramento del personale militare, miliziano e civile del neonato Regno d’Italia e, al contempo, di promuovere il tiro a segno come disciplina sportiva.
In questo contesto, nel gennaio 1884 venne istituita, tramite autorizzazione prefettizia, la Società del Tiro a Segno Nazionale (T.S.N.) di Reggio Emilia.
Sei anni dopo iniziarono i lavori per la costruzione del poligono che nel settembre dell’anno successivo terminarono con l’inaugurazione dell’attuale struttura di via Paterlini.
A metà degli anni Venti del secolo scorso, il demanio Militare assorbì l’immobile lasciando, alla Società del T.S.N., il compito di organizzare e gestire le attività sportive ed istituzionali svolte all’interno del poligono.
Durante il secondo conflitto mondiale, il poligono divenne tristemente famoso per l’impiego degli impianti di tiro da parte delle truppe nazi-fasciste per la fucilazione dei 7 fratelli Cervi avvenuta il 28 dicembre 1943 e la successiva esecuzione di Don Pasquino Borghi assieme ad altri 9 partigiani.
Dopo la Liberazione, il poligono venne utilizzato per eseguire anche alcune sentenze emesse della Commissione Provinciale di Giustizia, che nell’ottobre del ’45, condannò a morte mediante fucilazione alcuni fascisti.
Ancor oggi, infatti, sul muro perimetrale della struttura si possono osservare i tristi segni lasciati dai proiettili di alcune esecuzioni, nonché la lapide commemorativa di quei tragici eventi.
La scelta della zona ove edificare il poligono fu dettata dall’allora scarsa appetibilità del terreno in cui sorge: infatti, la natura paludosa dell’area, unita alla vicinanza di impianti industriali come la “fornace” e le confinanti infrastrutture ferroviarie, rendevano la zona poco vocata all’edilizia civile.
Attualmente all’interno dell’impianto del Tiro a Segno Nazionale Sezione di Reggio Emilia, si esercitano funzioni istituzionali ed attività sportive.
Nell’ambito istituzionale, in virtù dei compiti assegnati anche dal R.D.L. datato 16 dicembre 1935 n. 2430, il T.S.N. ha assunto la natura giuridica di ente pubblico a cui è assegnata la funzione di accertare e certificare l’idoneità al maneggio delle armi ed addestrare anche il personale armato di Enti pubblici, Polizie Locali e Municipali, operatori di sicurezza degli istituti di vigilanza ed i civili che richiedano il citato certificato, necessario per il successivo rilascio delle licenze di porto d’armi.
Pertanto, il T.S.N. di Reggio Emilia, fin dal 1891, pur essendo visto come un ”chiassoso” impianto sportivo, si è reso parte attiva nell’addestramento degli agenti di P.S. divenendo, quindi, un importante luogo di lavoro ove i soggetti deputati a garantire la sicurezza dei cittadini reggiani vengono addestrati all’utilizzo delle armi da fuoco.
In virtù della funzione pubblica esercitata, la sicurezza della struttura di via Paterlini è periodicamente certificata dal Genio Militare e le attività ivi svolte sono autorizzate da protocolli d’intesa con i Ministeri vigilanti dell’Interno e della Difesa. Oltre alle attività istituzionali, tra i soci del T.S.N. è fortemente radicata la cultura sportiva legata alle discipline (olimpiche e non) esercitate con armi da sparo.
A tal proposito, la sezione di Reggio Emilia ha sempre lavorato per educare ed avviare i tiratori allo sport, distinguendosi in ambito regionale, nazionale, europeo e mondiale per l’elevata qualità sportiva e morale dei propri atleti.
Tra le sue fila dei tiratori, la società ha il piacere e l’onore di annoverare Campioni di livello internazionale come Renato Zambon, Giulio Mussini, Massimo Croci, Matteo Cagossi ed il giovane Fabio Ferroni, il quale, oltre a conquistare diversi allori nazionali di categoria, è stato insignito di un prestigioso premio Internazionale per essersi distinto per un gesto di Fair Play.
In particolare, Fabio Ferroni venne premiato la sera dell’8 gennaio 2003 a Parigi, nel salone d’onore dell’UNESCO. Nel 2002, durante il campionato italiano junior di tiro nessuno rilevò che Fabio Ferroni, di Cadelbosco di Sopra (RE), all’epoca quattordicenne, aveva mancato un bersaglio e la giuria lo classificò al secondo posto. Ferroni, non appena venne a conoscere la classifica, immediatamente si presentò alla giuria e dichiarò l’errore: venne così retrocesso all’undicesimo posto ma la sua coscienza fu in pace con lui e con gli altri concorrenti.

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° ………. – ………. Pietro Piccolo
° 02.08.2020 – 08.11.2020 Roberto Taddei
° 28.02.2021 – 2023 Pietro Piccolo
° 2023 – ………  Roberto Taddei