Il 1° aprile 1861 Re Vittorio Emanuele II emanò la disposizione governativa che permise ai singoli Comuni di fondare “tiri a segno”. Seguì una legge per lo stanziamento annuale di un sussidio economico per le società che avessero ottenuto l’approvazione dei loro Statuti dal Governo ed ottemperato ad altre disposizioni.
Il 3 marzo 1863 il Consiglio Comunale modenese accolse la richiesta di un tiro a segno privato, che così diventò “comunale”, e gli assegnò un contributo di lire 500 annuali.
Il primo presidente fu il conte Guicciardi, che l’anno successivo chiese al Prefetto la trasformazione del Tiro a Segno Comunale di Modena in “Provinciale” di Modena, richiesta che viene concessa dal Governo il 22 maggio dello stesso anno.
Il 9 febbraio 1879 un Regio Decreto approvò le modifiche statutarie richieste dal nuovo presidente, avv. Gaetano Baccarani; tra queste l’articolo 2 licitava: “Scopo della società è di promuovere principalmente fra la gioventù l’esercizio al Tiro a Segno con armi di precisione, onde procurare, in caso di bisogno, validi difensori della Patria, come pure di riunire i suoi soci in apposite feste di Tiro ed a fraterni banchetti…..ecc.”
Il 2 luglio 1882 venne promulgata la legge n.883 che istituì nel Regno il “Tiro a Segno Nazionale”. E’ esplicativo il 1° articolo: “E’ istituito il Tiro a Segno Nazionale allo scopo di preparare la gioventù al servizio militare, di promuovere e conservare la pratica delle armi…….ecc.”
Per partecipare ai vantaggi ed alle sovvenzioni stabilite per il Tiro a Segno Nazionale, quello Provinciale di Modena mutò il proprio statuto trasformando anche il nome in “Società di Tiro a Segno Nazionale in Modena”.
Il primo campo di tiro venne utilizzato fino al 1911, poi l’espansione della città indusse i dirigenti dell’epoca a spostarlo in un’area non lontana, in via Cassiani, dove, funzionante dal maggio 1911, è sito ancora oggi (si tratta di un’area demaniale).
Nel 1930 venne promulgata la legge 479 che trasformò le Società di Tiro a Segno Nazionale in Sezioni sotto il comando della Milizia Volontaria.
Veniva all’epoca così potenziata la finalità militare più che sportiva.
Ma in precedenza, nel 1922, i soci del Tiro a Segno di Modena si erano dimessi in massa accusando la presidenza dell’autorità militare di non procedere al ripristino dei campi di tiro, ritenendo né utile né dignitoso far parte di un sodalizio impossibilitato a funzionare.
Non è dato conoscere la conclusione della protesta, rimane il fatto che l’attività ha poi continuato nonostante le condizioni degli impianti che, dalla fine dell’ultimo conflitto (1940-45) nell’insieme sono peggiorati.
Alla data del 31 dicembre 2010 fra gli oltre 900 iscritti, 44 soci partecipano regolarmente a gare UITS.
In ambito sportivo alcuni atleti si sono particolarmente distinti:
– Cesaretti Spartaco che partecipò ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960, nella specialità pistola automatica;
– Ghidini Giorgio il quale fu Campione Italiano Assoluto nella carabina per ben 6 volte, stabilì anche 9 primati italiani, partecipò ad un Campionato del Mondo nel 1974 ed a sei Campionati Europei, oltre a numerosi incontri e campionati internazionali;
– Neri Roberto, che nella disciplina della pistola libera ed a 10 mt., nel 1989 ha partecipato alla Coppa del Mondo ed a due campionati internazionali;
– Manfredi Daniele, specialità Bench Rest, ha ottenuto 7 primati italiani individuali ed ha conquistato il titolo di Campione Italiano in tre categorie;
– Mammi Luciano (attuale Presidente della Sezione) è stato Campione Italiano nella pistola libera, 2° categoria, nel 2001, nel 2004 pistola libera cat. master, nel 2005 in pistola a m 10 e pistola libera, cat. master e nel 2007 in pistola libera, cat. Master;
– Mesorca Giuseppe è stato Campione Italiano nel 2008 nella specialità di carabina Bench Rest a m.50cat. Sporter.
A Squadre gli atleti Leone Pino, Mesorca Giuseppe, Malavolta Fiorenzo e Panisi Teodorico sono Campioni Italiani Bench Rest nel 2008, 2009 e 2010.
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