Tiro a Segno Nazionale Sezione di Gardone Valtrompia

1883

Cartolina illustrata del "Bersai" (sede storica del Tiro a Segno) con annullo postale del 1915.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Tiro a Segno Nazionale Sezione di Gardone Val Trompia

Anno fondazione

1883

Sede

Via Artigiani 19

CAP

25063

Città

Gardone Val Trompia

Provincia

BS

Regione

Lombardia

Telefono Società

030.8911334

Fax

030.8911334

Numero soci

400

Numero tesserati

103

FSN/DSA/EPS

UITS

Discipline

tiro a segno

Impianti

n 2 poligoni a mt. 25, poligono a mt. 10, poligono a mt. 50 e poligono a mt. 150.

Colori sociali

giallo-rosso-blu

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024

Pagamenti

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Il 2 luglio 1882 fu firmata dal Re d’Italia Umberto I la legge che istituiva il Tiro a Segno Nazionale e il 13 settembre 1883 il sindaco di Gardone Val Trompia, Giovanni Battista Guerini, fece pubblicare un manifesto il tutti i comuni della Valle, da Carcina a Collio, per promuovere l’iscrizione del maggior numero possibile di persone alla costituenda sezione: servivano infatti 100 tiratori per poter soddisfare l’articolo 4 della legge del Regno.
In pochi mesi, nel 1883, il quorum venne raggiunto e il 20 gennaio 1884 il sindaco indisse l’assemblea della nuova società, che risultò così costituita: presidente avvocato Giovanni Quistini, consiglieri Giacomo Zanetti e Giuseppe Peruchetti, segretario Angelo Camplani, con membri effettivi lo stesso sindaco Guerini e l’ingegner Crescenzio Abeni, nominato direttamente dal comando del distretto militare di Brescia.
Dopo 10 anni fu inaugurato il primo campo da tiro, il “Bersai” come veniva chiamato in dialetto, una specie di castelletto costruito su progetto dell’ingener Camillo Arcangeli di Brescia su una picola collinetta in parte di proprietà del comune. Padrino della manifestazione allestita il 25 settembre 1892 fu il ministro Giuseppe Zanardelli; vennero organizzate anche una serie di gare sino al 29 settembre.
Quistini rimase presidente per 30 anni, fino al 1913; gli succedette l’industriale Beretta per pochi mesi, poi lo scoppio della prima Guerra Mondiale causò la chiusura della sezione per moltissimi anni.
Riaprì i battenti nel 1924 per iniziativa di Carlo Moretti, maggiore del V Alpini, valoroso combattente della Grande Guerra, che fu nominato presidente. A causa dello stato d’abbandono per così lungo tempo e con le nuove disposizioni di pubblica sicurezza, il “Bersai” non era più agibile, così il tiro a segno fu spostato in un territorio di proprietà del demanio in fondo all’arsenale. Il nuovo Bersaglio servì soprattutto per scopi premilitari nell’addestrameto dei giovani all’uso delle armi e con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale subì la seconda chiusura.
La nuova riapertura si deve al dottor Giuseppe Moretti (più conosciuto come dottor Pini), aiutato dal nuovo segretario Mario Grazioli.
Fino al 1956, non potendo disporre di un impianto di tiro, tutte le attività si svolgevano presso gli impianti del vicino ente “Banco Nazionale di prova delle armi leggere”. Ciò fu reso possibile per il personale interessamento dell’allora direttore dell’ente, l’ingegner Domenico Salza.
I lavori di costruzione del nuovo poligono di tiro, in via Artigiani 19, ebbero inizio nel 1969 e si ultimarono nel 1971.
La nuova sede del poligono di tiro riproponeva in scala ridotta quegli spazi che offriva la vecchia sede. I locali di servizio comprendevano l’armeria, un servizio igienico e la segreteria, ma erano talmente ridotti che le attività amministrative venivano svolte altrove, presso le strutture messe a disposizione, in comodato gratuito, dall’amministrazione comunale di Gardone Val Trompia, in via Siepi, nel centro storico del paese.
In pochi anni il nuovo poligono di tiro veniva frequentato da molti tiratori e simpatizzanti, tra cui Fausto Moroni, Mardocheo Zoli, Angelo Belleri, Dialma Cabona, Carlo D’Anna, Silvio Brignoli, Ermanno Sanzogni, Guido Pomi, Cav. Bruno Mori, Geom. Mario Bettinsoli, Carlo Martello, Angelo Pintossi, Sandro Bonomi, Sandro Zanetti e Ottorino Zanetti.
L’anno 1976 fu determinante per il rinnovamento della Sezione: si chiudeva di fatto il ciclo della precarietà, i soci superavano le 1.000 unità, la frequenza dei tiratori era in continua crescita e, cosa molto importante, i bilanci cominciavano a far risultare degli attivi che permettevano l’attuazione di programmi di promozione per i giovani e alcuni lavori di manutenzione delle strutture. I giovani cominciarono a frequentare la struttura e parteciparono con successo ai Giochi della Gioventù, ottenendo anche un diploma di benemerenza per la partecipazione alla fase nazionale a Roma.
Lo sviluppo del Tiro a Segno Sezione di Gardone Val Trompia fu merito anche dei buoni risultati ottenuti dalla squadra agonistica che si distinse a tutti i livelli conseguendo, anno dopo anno, successi che portarono a militare fra le migliori 40 società italiane nel campionato Nazionale delle sezioni.
La Federazione Nazionale UITS, riconoscendone i meriti, premiò la Sezione nel 1977, conferendo il diploma di benemerenza e la medaglia di bronzo.
Nel 1978 Emilio Bertella successe come presidente a Moretti ma le linee direttive non cambiarono di molto, si diede priorità alla attività agonistica che stava dando lusinghieri risultati e si cominciò a trattare con l’amministrazione comunale per un eventuale ampliamento del poligono con la costruzione di nuovi stand di tiro e possibilmente di un locale sociale per le attività istituzionali.
In campo agonistico si ottennero ragguardevoli risultati, a coronamento degli sforzi effettuati dagli agonisti, tiratori di eccellenza come lo stesso Bertella, nazionale azzurro per il tiro con carabina di piccolo calibro. Dal 1981 e per 10 anni fece parte della rappresentativa nazionale partecipando a circa 30 incontri internazionali compresi i campionati Europei di Osejek in Yugoslavia nel 1985. Fu campione Italiano nella categoria Master nella carabina aria compressa nel 2002 al poligono di Milano “La Cagnola”.
Angelo Belleri è stato campione Italiano Master nella pistola standard nel 1998 a Milano.
Ottorino Zanetti, campione Italiano assoluto nella pistola ad aria compressa nel 1974 a Roma nel poligono di Tor di Quinto.
Dal 1977 ci furono i primi contatti con l’amministrazione comunale di Gardone Val Trompia per ottenere un ampliamento del poligono con la costruzione di nuovi impianti, e quando la ditta Beretta rilevò interamente le proprietà della Mi-Val tracciò le linee di un piano di sviluppo delle proprie attività con la costruzione di alcuni capannoni industriali, si rese possibile definire, con apposita convenzione edilizia del 1995, la parte di area da cedere come standard urbanistici, area che per la sua caratteristica adiacenza agli impianti esistenti del poligono demaniale venne destinata ad uso sportivo.
Si misero le basi per la realizzazione dell’ampliamento del poligono di Gardone Val Trompia, e la realizzazione del primo lotto del progetto, che comprendeva la costruzione dello stand di tiro a 50 metri e l’edificio sociale, fu consentita anche per la concessione di un contributo consistente di 125 milioni della Regione Lombardia tramite la legge regionale sugli impianti sportivi a fronte di una spesa complessiva del lotto di 500 milioni di lire. Il 30 maggio 2003, nel 120° anniversario di fondazione del Tiro a Segno Sezione di Gardone Val Trompia, venivano inaugurati tutti gli impianti, denominati nuovamente “El Bersai” e dedicati agli “Atleti Azzurri d’Italia”.

° ……… – 2023 Emilio Bertella
° 2023 – in carica Filippo Giancola (Commissario)

+ Francesco BEVILACQUA – Brevi note sul Tiro a Segno di Gardone Valtrompia 1883-2003 – Litografia Ellemoduli, Sarezzo – maggio 2003 e ristampa giugno 2011