Nella prima metà XIX, con la coscrizione obbligatoria, adottata da quasi tutti gli Stati, gli eserciti furono ripartiti in tre scaglioni o linee. La prima linea era costituita dalle classi sotto le armi destinata alle operazioni attive, la seconda, formata da riservisti di classe media, a sostegno della prima linea, la terza linea chiamata anche “milizia territoriale”, costituita dalle classi più anziane, destinata al presidio del territorio. Con il regolamento del 15 aprile 1883 si prescriveva che gli appartenenti al «riparto» Milizia avrebbero ottenuto la totale o parziale esenzione dalla chiamata sotto le armi per l’istruzione (art. 8 della legge 2 luglio 1882), se avessero frequentato per due anni, con un certo grado di idoneità, il tiro a segno.
Bisogna ricordare che la ferma, per i giovani di leva, era di tre anni.
Il Tiro a Segno, a quei tempi, era tenuto in grande considerazione, come dimostrato dal gran numero di gare che venivano organizzate dalle varie sezioni, con vistosi premi; addirittura le Ferrovie e le compagnie di navigazione concedevano sconti sul costo dei biglietti ai tiratori che si recavano a partecipare a queste manifestazioni.
Nell’archivio storico del Tiro a Segno Nazionale Sezione della Spezia si sono trovati programmi di gare organizzate da molte Sezioni con i regolamenti, norme di gara e con il relativo elenco dei premi e delle spese di partecipazione.
I soci, per frequentare il poligono, erano tenuti a pagare una quota di iscrizione, di circa 3 lire annue e dovevano essere muniti di certificato di “Buona Condotta” che veniva loro rilasciato dal Sindaco del comune di residenza, alcuni di questi certificati sono ancora reperibili negli archivi del TSN La Spezia.
Veniva fondata all’inizio del 900 l’Unione Tiratori Italiani, U.T.I., con sede a Roma in Via San Luigi dei Francesi n° 3.
Il Ministro della Guerra autorizzava le varie sezioni di T.S.N. ad iscriversi a questa Società, previo il pagamento di 10, 20 o 30 lire annue, a seconda del numero di soci, lasciando la facoltà alle sezioni di impostare la relativa spesa nel proprio bilancio.
Il 26 marzo 1884 viene costituito nel Comune di Sarzana il sodalizio “Tiro a Segno Nazionale Società Mandamentale – Poligono Italia”, con lo scopo di addestrare al tiro i reparti volontari della Milizia Territoriale, milizia costituita dai riservisti di terza linea, nonchè tutti gli appassionati di tiro a segno.
Nel 1896 a Sarzana risultavano iscritti 311 tiratori, il Presidente della società era il Cav. Filippo Grossi e il Direttore di Tiro il Tenente Domenico Podestà.
Il “Poligono Italia” viene dedicato e inaugurato ufficialmente il 26 maggio 1912, proprietà della Società Mandamentale di Sarzana.
L’area sulla quale insiste il poligono di tiro è in località Pallodola, si tratta di un caseggiato suddiviso in 3 locali e una tettoia coperta.
In questi spazi trovano posto il deposito delle armi, la casa del custode e il riparo dei tiratori durante le sessioni delle prove a fuoco.
Lungo l’argine del torrente Calcandola erano approntate 9 linee di tiro a 100, 200 e 300 metri con relative fosse per i segnalatori e adeguati parapalle di protezione. In quegli anni tutto era gestito dalla Sezione T.S.N. in accordo con la Regia Prefettura di La Spezia. L’U.I.T.S. di Roma non era ancora costituita e tutto si svolgeva in piena autonomia della Sezione, in verità antesignana dell’U.I.T.S.
A La Spezia nello stesso periodo era operativo il poligono di Ferrazzola, risultano iscritti 232 tiratori, il Presidente della società era il Comm. Gio Batta Paita e il Direttore di Tiro il Tenente Teofrasto Gotelli, Ufficiale di fanteria in servizio fino al 1915, dopodiché fu inserito nella lista dei riservisti.
Negli anni dal 1922 al 1935 tutto il comprensorio viene assorbito dal Demanio Militare.
Una curiosità dell’epoca è questa: il giorno 13 ottobre 1933, Cesare Serviatti, meglio conosciuto come il “Landru del Tevere”, considerato uno dei primi serial killer della storia moderna italiana, viene fucilato da un plotone di moschetti nel poligono “Italia”.
Presumibilmente il 27 maggio 1935 il Presidio Militare consegna l’immobile denominato “Campo di Tiro a Segno” alla sezione T.S.N. di Sarzana, redigendo verbale di consegna e accurato inventario (atto in archivio).
La Sezione poteva usufruire, per le esercitazioni di tiro dei propri soci, del poligono previo preavviso all’autorità militare, con l’obbligo di provvedere alla custodia dell’immobile, cosa che veniva espletata con l’ausilio dei custodi, l’ultimo dei quali è stato il sig. Alfieri Podestà.
L’ing. Silvano Maoli, l’allora Presidente della Sezione TSN della Spezia, struttura posta su area demaniale della Marina Militare in località Ferrazzola, nel mese di aprile 1961, chiese all’UITS l’utilizzo del poligono Italia situato a Sarzana. Il 29 gennaio 1962 il poligono veniva ceduto da parte dell’Amministratore Militare alla Sezione T.S.N. di La Spezia, con la redazione di specifico verbale di consegna e con obbligo, per la Sezione, di effettuare i relativi lavori di ristrutturazione, stanziando lire 565.000, il restante importo era a carico della Sezione TSN, nonché quello di provvedere alla manutenzione ordinaria dell’immobile e delle vie di accesso. Per la manutenzione straordinaria avrebbe dovuto provvedere l’amministrazione Militare.
Nel 1965 la sezione raggiunge la piena autonomia gestionale, con l’ottenimento da parte della Direzione Lavori del Genio Militare di Firenze, del verbale di consegna e inventario dell’immobile con protocollo numero 189/4 del 26 novembre 1965.
A tutto il 1962 il poligono era utilizzato dal TSN della Spezia unitamente al TSN Sarzana con l’allora Presidente Rag. Santini, in quell’anno il TSN Sarzana cessò ogni attività e rimase la denominazione TSN La Spezia.
Da quegli anni il poligono viene ristrutturato secondo le esigenze del tiro sportivo, sino ad arrivare al novembre del 1992 dove un pauroso incendio distrugge uno stand rendendo inagibile la struttura.
Grazie al lavoro instancabile di molti soci dopo circa un anno le strutture vengono riaperte più belle funzionali e accoglienti di prima.
La sezione ha oltre 135 anni di storia e ancora oggi il lavoro e la passione di molti hanno fatto e fanno del poligono il giardino verde e la “casa accogliente” che tutti conoscono.
Presso il poligono di Sarzana è possibile effettuare attività di tiro sportivo e istituzionale, il tutto sotto il controllo di Direttori, Istruttori e Tecnici Federali di Tiro. La scuola di tiro da anni forma tiratori di interesse nazionale.
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