Società Sportiva Trionfo Ligure

1907

23 novembre 1913, da sinistra a destra: Garassino, Scapini, Sega e Nino Lunghi.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Società Sportiva Trionfo Ligure

Anno fondazione

1907

Sede

Corso Torino 52

CAP

16129

Città

Genova

Provincia

GE

Regione

Liguria

Telefono Società

010.585100

Fax

010.585100

E-mail Società

trionfoligure@email.it

Numero soci

245

Numero tesserati

220

FSN/DSA/EPS

FIDAL

Discipline

atletica leggera

Colori sociali

bianco ed azzurro

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012

Pagamenti

, , , , ,

Stella d'oro

SI

Anno Stella d'oro

2004

Stella d'argento

SI

Anno Stella d'argento

1997

Stella di bronzo

SI

Anno Stella di bronzo

1983

Presidente

Annalisa Cevasco

Socio fedele

SI

E’ il 7 Giugno 1907 quando un gruppo di ragazzi dodici/tredicenni decidono di fondare una società sportiva.
Chissà quante altre ne sono state fondate da giovanissimi di quell’età e che sono durate pochi giorni.
Poteva anche questa volta trattarsi di uno di quei giochi. E invece il miracolo con una eccezionale durata.
In Via della Libertà di fronte al caseggiato che ancora oggi porta il numero 15 c’era una piazzetta: è li che i ragazzini si ritrovavano per giocare, è li che con il gesso è stata tracciata una figura geometrica (un quadrato,un cerchio?) ossia una specie di sede, sede che poco dopo ha adottato il sottotetto del caseggiato descritto.
Il nome sociale è Giuseppe Garibaldi ma pochi giorni dopo il padre di uno dei fondatori trovò che era troppo ovvio, troppo enfatico e troppo usato (ricordiamo che l’eroe dei due mondi era deceduto da appena venticinque anni) e propose il nome di una vecchia Società la quale anni prima – non tanti- praticava uno sport che si chiamava Anola o Airola e che consisteva in esibizioni, vicine al circense, su pubbliche piazze, con piramidi umane, società che si chiamava Trionfo Ligure.
Di questa è stata trovata traccia e se ne parla, sia nel libro del novantennale, sia in quello del centenario.
Se poi a Genova esiste una loggia massonica che si chiama pure questa Trionfo Ligure, che si dice sia molto importante, che potrebbe aver dato (o preso) nome da quella descritta, oppure che il padre di quel Ragazzo/fondatore potesse essere simpatizzante della massoneria importa poco: è sembrato solamente giusto parlarne.
Si finanziano con spettacoli di marionette, riescono a dotarsi di una maglia e di uno scudetto che resterà immutato per sempre.
Il racconto dei fondatori, quando ci racconteranno il primo anno di vita sociale, induce alla commozione.
L’anno seguente le eroiche gesta di Dorando Pietri daranno se non forza certamente coraggio a questi ragazzi. Si doteranno di un impianto (ci vuole tantissima buona volontà e altrettanta fantasia per chiamarlo così) sulla riva sinistra del Bisagno ormai quasi al mare: insomma diranno che è il loro “campo” senza farlo sapere al demanio.
Quindi diventeranno anche bravi. Uno di loro, Alessandro Zuccotti, si può anche dire il meno dotato atleticamente, diventerà il più dotato sotto il profilo tecnico. Sarà proprio un bravissimo allenatore. Porterà alla maglia azzurra diversi suoi allievi: da Davoli a Garaventa, da Boero a Gargiullo a Franceschini.
E la storia intanto è arrivata agli anni venti,ovviamente del 1900.
Gli atleti più bravi, sia pure a malincuore lasceranno la Trionfo Ligure perché un grande magnate del petrolio deciderà di fondare una nuova importante Società, la Nafta, offrirà loro un buon posto di lavoro e doterà la città di un vero impianto di atletica che per anni porterà il nome di quella Società sino a quando il comune di Genova a cui l’impianto è stato donato non lo chiamerà col nome di un grandissimo atleta genovese: Giacomo Carlini.
E si arriva alla guerra per cui occorre aspettare il 1946 per risollevarsi dalle macerie della distruzione generale, dal dolore della gente; quindi rimboccarsi le maniche e, anche con l’atletica e con la Società, darsi da fare per ricominciare.
Alcuni di quei ragazzi fondatori, alla ripresa ci sono ancora: tecnici e dirigenti e allenatori di altri ragazzi che sono ora quegli anziani che continuano a dirigere – fortunatamente assieme a giovani – questa Società.
Nel 1957, la festa del cinquantenario. E come fanno tutte le Società in queste occasioni si inventano manifestazioni possibilmente importanti. I nostri dirigenti del tempo presidente Buffa e Vice Presidente Catto, sono riusciti ad organizzare un meeting, al citato campo Carlini, che è poco dichiararlo indimenticabile; mai visto qualcosa del genere parlando di atletica. Ne prima e ne dopo. Una delegazione di quella che era la URSS, i più grandi campioni di quel paese, campioni del mondo, olimpici, uno per tutti Vladimir Kutz gareggerà in uno stadio al limite della sua capacità ricettiva.
Il collegamento tra questi dirigenti e gli attuali è stato Aldo Saccone. Dirigente già a diciotto anni è eletto alla presidenza nel 1977 sino al 2000 quando lascerà la Società e la vita.
Cinquanta e più anni di Trionfo Ligure amato, stimato e soprattutto ricordato da tutti.
Con lui , nel suo primo periodo dirigenziale la Società ha prodotto il primo azzurro del dopoguerra: Silvio De Florentiis.
Le Olimpiadi di Roma hanno visto il nostro atleta partecipare alla maratona vinta dallo scalzo Abebe Bikila.
Un breve periodo di declino della Società e poi una ripresa fatta per piccoli ma costanti passi che conducono a un significativo miglioramento.
L’anno è il 1977.
Lo vogliamo ricordare perché in una delle cene dove intendevamo festeggiare il settantesimo anniversario di fondazione erano presenti , sia fondatori, sia dirigenti attuali.
Insomma di attinente all’Atletica ci pare di trovare, in quelle cene, appunto, una ideale (ma non tanto) staffetta.
La ideale consegna del testimone.
Ancora azzurri, specie nel settore giovanile. Da Riccardo Artesi a Tatiana Baroni da Annarita Luciano a Valentina Russo. Con in mezzo la più grande delle ragazze sfornate sinora: Francesca Carbone. Per la verità l’azzurro, e per decine e decine di volte, lo ha indossato che non era più nel Trionfo Ligure: la società ha dovuto privarsi di un talento simile. E’ un vanto però averla iniziata a dodici anni ed averla prestata ad un club molto più importante da adulta, ed infine averla riavuta e con grandi risultati al termine della carriera e di annoverarla ora come impegnato Dirigente.
E nello stesso 1977 viene a mancare Angelo Davoli. Grande atleta , poi tecnico,dirigente. presidente. Da allora ,ininterrottamente viene organizzato un memorial a lui dedicato.
Si può dire che il Trionfo Ligure ha passato quest’ultimo trentennio di vita con la consapevolezza della propria forza, sapendo dove collocarsi e cercando di mantenersi – ed anche riuscendoci – egregiamente e sapendo di non essere (e nemmeno forse volendo rischiare a provarci) nelle primissime Società italiane: si è certamente nei primi tre posti della Liguria e nei primi 60/70 nazionali. La società conduce un C.A.S. quasi trentennale. Ci sono Tecnici capaci, Dirigenti volenterosi, Atleti bravi e numerosi e un Presidente, Enrico Reggiani, che dal 2000 conduce la Società come meglio non si potrebbe.
Appare logico ora festeggiare il centenario e con numerose iniziative. L’organizzazione del Campionato nazionale giovanile indoor in collaborazione con il Comitato Regionale Ligure della FIDAL, la posa di una lapide sulla facciata del caseggiato dove la Società è nata, un annullo filatelico, una mostra fotografica, un concorso grafico scolastico, la pubblicazione di un volume con la storia e uno, più piccolo con sole foto d’epoca dell’atletica ligure che verrà, con ogni probabilità, abbinato al più importante quotidiano delle Liguria e infine, una grande festa in un teatro cittadino, il 9 giugno 2007. Quello è il giorno della festa del centenario in cui si onora anche la Stella d’Oro al Merito Sportivo del C.O.N.I e si celebra anche l’adesione all’UNASCI (Unione Nazionale delle Associazioni Sportive Centenarie Italiane).

+ Attilio FEZZARDI Nel 90° compleanno della Società Sportiva Trionfo Ligure – ATLETICA GRAFFITI – Genova Sportiva e non filtrata dalla lente di un osservatore … di parte. Stampa ME.CA Litografia e Arti Grafiche pagine 294
+ Attilio FEZZARDI Genova e l’Atletica: L’avventura di un secolo. Fratelli Frilli Editore -maggio 2007 – euro 20,00