Società Canottieri Sebino Coop. Sport. dil.

1908

Lovere (BG), 17 luglio 1932. Sfilata della atleti della Canottieri Sebino 1908 prima delle regate di gara.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Società Canottieri Sebino Coop. Sport. dil.

Anno fondazione

1908

Sede

Via G. Paglia 3

CAP

24065

Città

Lovere

Provincia

BG

Regione

Lombardia

Telefono Società

035.983648

Fax

035.983648

E-mail Società

info@canottierisebino.it

Numero soci

90

Numero tesserati

90

FSN/DSA/EPS

FIC

Discipline

canottaggio

Impianti

hangar, palestra, sede sociale, spogliatoi, vasca voga

Colori sociali

bianco con fascia orizzontale azzurra

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015

Pagamenti

, , , , , , ,

Stella d'argento

SI

Anno Stella d'argento

2006

Stella di bronzo

SI

Anno Stella di bronzo

1968

Presidente

Andrea Papetti

Telefono Presidente

366.6895380

E-mail Presidente

papez@hotmail.it

Socio fedele

SI

L’8 settembre 1908, per iniziativa del fondatore e primo presidente il conte Camillo Martinoni Calappio, nacque a Lovere la Società Canottieri Sebino, prima società remiera della bergamasca, che contava già 49 soci.
Alla regata nazionale sul lago d’Iseo, indetta per l’inaugurazione della società, con il concorso della sezione lombardo-emiliana del Regio Rowing Club Italiano, furono presenti 12 società dell’Alta Italia che diedero vita ad un entusiasmante spettacolo, segnando il primo successo della Canottieri Sebino che con la Jole surclassò i maestri lariani della Canottieri Lecco.
Dopo i successi in campo nazionale del primo equipaggio della Società Canottieri Sebino, composto da Luigi Maroni, Lorenzo Maroni, Attilio Manara, Silvio Potenzi, con il timoniere Silvio Volpi, che con la Jole a 4 vinse per due anni consecutivi (nel 1909 e nel 1910) la classica del remo Milano-Abbiategrasso, la Grande Guerra interruppe le attività sportive.
La Società Canottieri Sebino ricominciò l’attività nel 1920 quando, grazie al generoso impegno di alcuni pionieri, ricominciarono a svolgersi i campionati sociali.
Nel 1926 venne conquistato il primo titolo Italiano, con Angelo Ghidini, Roberto Mazzucchi e Francesco Volpi timoniere, equipaggio che a Pallanza vinse la gara della Jole a 2 sulla distanza di 1500 metri.
Sull’onda dei grandi successi ottenuti in numerose gare nazionali, alcune delle quali organizzate anche a Lovere (memorabile la giornata remiera del 1935 seguita da migliaia di spettatori) gli anni ’30 segnano l’espansione della società, che per far fronte all’aumento dei soci ingrandì la sede ed acquistò nuove imbarcazioni.
Dopo i due titoli italiani conquistati nel 1939 a Gavirate sulla Jole a 2 con Emilio Bortolotti, Guido Cristinelli e il timoniere Stefano Torri e nella Jole a 8 con Andrea Silva, Cesare Felappi, Giovanni Macario, Pietro Ghidini, Luigi Pennacchio, Giuseppe Ghiaini, Bruno Macario, Albano Sacchi e Angiolino Cambieri al timone, la Società Canottieri Sebino ottenne numerosi successi anche nel periodo bellico, per ritrovarsi nel dopoguerra dotata di una nuova leva di giovani vogatori (Polloni, Gotti, Macario, Cerutti e più tardi Gualeni, Petrogalli, Ghidini, Pietti, Botticchio) che, al fianco della vecchia guardia, portò la società ai vertici del canottaggio nazionale per oltre un decennio, sotto la guida del mitico allenatore Andrea Silva.
Iniziò in questi anni ad affacciarsi anche il canottaggio femminile, che troverà quarant’anni più tardi una fenomenale affermazione con Francesca Bentivoglio.
Di quel periodo il doppio titolo Italiano del singolista Lino Botticchio.
La medaglia d’argento conquistata nel 1947 ai campionati Europei di Lucerna dal 4con di Reginaldo Polloni, Francesco Gotti, Renato Macario, Riccardo Cerutti e Domenico Cambieri timoniere, fu il preludio per le due vittorie nelle preolimpiche di Milano, grazie alle quali l’equipaggio guadagnò la designazione ai Giochi Olimpici del 1948 a Londra ove venne eliminato, onorevolmente, in semifinale.
La vittoria della formazione (rinnovata con l’innesto di Ghidini e Cristinelli) ai campionati Europei di Macon del 1951 rappresentò una grande rivincita contro gli “eterni concorrenti” della Svizzera (già vincitori agli Europei di Lucerna e secondi alle semifinali olimpiche di Londra), ma soprattutto una lezione di stile, rimasta memorabile per la magistrale condotta di gara, il vigore, l’equilibro e l’intelligenza spesi degli atleti della Società Canottieri Sebino nel corso della gara.
Ai Giochi del Mediterraneo di Alessandria d’Egitto pochi mesi dopo l’equipaggio loverese vinse non solo la prova del 4 con ma anche la gara dell’otto. A coronare questo passaggio superlativo della storia della Canottieri Sebino arrivò il riconoscimento della “Coppa Massaioli”, premio messo in palio dalla Reale Società Canottieri Cerea 1863 di Torino per il sodalizio che avesse ottenuto il maggior successo sportivo nel corso dell’anno.
In concomitanza con la preparazione ai Giochi Olimpici di Helsinki 1952 si aprì una fase piuttosto critica nei rapporti con la Federazione che accompagnò il progressivo allontanamento dalle scene di uno dei più forti equipaggi nazionali del primo dopoguerra, mentre crescevano nuovi giovani atleti (Tarzia, Valzelli, Cattaneo, Macario, Oprandi, Pagani con Pietti e Consolandi timonieri): sotto la guida di Cambieri la finale 4 con dei campionati nazionali Juniores del 1954 a Pallanza fu tutta loverese, con due equipaggi ai primi due posti.
Negli anni ’60 i tempi cambiano, non è facile trovare interlocutori istituzionali e partner economici in grado di sostenere una società sportiva; così come non è facile mantenere impegnati i giovani in una attività faticosa. Dopo un breve abbinamento con l’Ilva, l’appassionato impegno di alcuni ex dei tempi d’oro, tra i quali l’imprenditore Giuseppe Macario (che assume la presidenza nel 1966), crea le condizioni per il rilancio della Società Canottieri Sebino, che nel 1967 si aggiudicò, per la terza volta, il “Premio Baglioni” destinato alla società che avesse ottenuto il maggior numero di vittorie nella stagione.
Con Pietro Censi sul canoino la Sebino conquistò due titoli italiani.
Dopo una nuova fase di riorganizzazione sin verso la fine degli anni ’70, sotto la presidenza di Censi, è stato realizzato un nuovo programma di rilancio: in collaborazione con il Coni Provinciale si è aperto un Centro di Avviamento allo Sport frequentato da 30-40 ragazzi l’anno. Nel 1985 si è registrata la presenza di circa 200 allievi, con 28 atleti impegnati nell’attività agonistica tra cui sono emersi alcuni giovanissimi promettenti. Il risultato più “squillante” è stato certamente quello di Francesca Bentivoglio, che a 22 anni ha conquistato il terzo posto ai campionati Mondiali di Copenaghen nel 1987 nel singolo femminile pesi leggeri.
Fino al compimento del suo Centenario la Società Canottieri Sebino ha sempre continuato ad onorare lo sport italiano, e non solo, e questo obbiettivo è decisa a perseguirlo anche nel futuro grazie all’attività di dirigenti, tecnici, atleti e collaboratori appassionati dello straordinario sport del canottaggio.