Società Canottieri Lario ”Giuseppe Sinigaglia” a. s. d.

1891

La sede della Società Canottieri Lario "G. Sinigaglia" 1891.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Società Canottieri Lario ''Giuseppe Sinigaglia'' a. s. d.

Anno fondazione

1891

Sede

Viale Puecher 6 – C.P. interna 204

CAP

22100

Città

Como

Provincia

CO

Regione

Lombardia

Telefono Società

031.574720

Fax

031.570284

E-mail Società

info@canottierilario.it

Numero soci

800

Numero tesserati

800

FSN/DSA/EPS

FIC

Discipline

canottaggio

Impianti

circolo sociale, palestre. spogliatoi, piscina, rimessa barche, vasca voga

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024

Pagamenti

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Collare oro

SI

Anno Collare oro

2012

Stella d'oro

SI

Anno Stella d'oro

1967

Presidente

Leonardo Bernasconi

Socio fondatore

SI

Socio fedele

SI

Fondata il 4 gennaio 1891 da un gruppo di 17 appassionati del remo la Canottieri Lario è la più antica società di canottaggio del Lago di Como.
I colori sociali sono il bianco e il nero; il simbolo della Canottieri è una bandiera con lo stemma della città di Como, la stella nera e la scritta Libertas; il motto sociale è “Parant Fortia Pectora Remi”.
In oltre centoquindici anni di storia la Larlo può vantare Campioni del Mondo, d’Europa e Italiani; nel 1967 è stata insignita della Stella d’Oro al Merito Sportivo del CONI e nel 1982 della Coppa Pepe.
Il primo periodo aureo della società si deve al campione del remo ed eroe di guerra, Giuseppe Sinigaglia, a cui è dedicata la stessa Canottieri. Sinigaglia arriva alla Lario alla fine del 1903 insieme ad un gruppo di ex soci della Ginnastica Comense 1872.
Dal 1904 in poi la storia di Sinigaglia si intreccia con quella di un altro dei massimi campioni della Lario, Teodoro Mariani, campione d’Europa e grande maestro del “Sina” (soprannome di Sinigaglia). Talento naturale e vera e propria forza della natura, Sinigaglia vince su qualsiasi equipaggio, ma è in singolo che scrisse la pagina più bella e gloriosa della Lario. A Henley, sul fiume Tamigi, si corre la “Diamond’s Sculls” vero e proprio campionato del mondo di skiff ad eliminazione diretta. Nel 1914 Giuseppe Sinigaglia vince il trofeo, umiliando il grande favorito Stuart ed è premiato dalla Regina d’Inghilterra. Sinigaglia e Mariani si arruolano nell’esercito, il primo nei Granatieri, il secondo in Fanteria: moriranno nell’agosto del 1916 a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro sul fronte italo-austriaco.
Negli anni Venti l’eredità di Mariani e Sinigaglia viene raccolta dal doppio di Sandro De Col e Michelangelo Bemasconi; inizia a sbocciare anche il talento di Enrico Mariani, figlio del compianto maestro e campione Teodoro.
In singolo Bemasconi e Mariani si laurearono Campioni d’Europa rispettivamente nel 1927 e nel 1932.
E’ proprio a cavallo di queste due vittorie che nacque la nuova sede razionalista della Lario, nell’area dell’ex Pra’ Pasquee.
Nel luglio 1931 vi fu l’inaugurazione della struttura, progettata dall’ingenier Gianni Mantero, e ben inserita nel Museo urbano dell’Eclettismo, del Futurismo e del Razionalismo Com’asco tra lo Stadio, la Motonautica e il monumento ai Caduti.
L’ingresso della Canottieri nella nuova sede si deve anche al lascito di Antonietta Sinigaglia, madre di Giuseppe.
La generosa Antonietta chiese come unica clausola di ospitare nell’edifìcio la sezione dell’Associazione Granatieri in congedo. Il gesto della “Mamma dei Canottieri” viene ricordato in sede con una lapide.
Negli anni si sono aggiunte la piscina e la sottostante palestra, progettata dall’architetto Enrico Maniero, figlio di Gianni. La vasca voga per quattro rematori costruita nel ’31 è tuttora uno strumento indispensabile per l’allenamento dei canottieri.
Nel 1941 il Re d’Italia conferisce alla Canottieri il titolo di “Reale” Società di Canottaggio: sono anni legati ai nomi di Sandro De Col ed Ettore Bianchi, quest’ultimo da ottimo atleta diventerà prezioso allenatore della società.
I colori della Lario partecipano per due volte alle Olimpiadi.
La prima volta nel 1960 con il doppio di Severino Lucini e Cesare Pestuggia. Sono convocati a Roma anche i due fratelli Vincenzo e Fioravante Prina per il due senza.
Altro anno indimenticabile per la società è il 1982, quando la Lario torna a fregiarsi del Titolo di Campione del Mondo, grazie all’impresa di Vittorio Valentinis (oggi allenatore della società) nell’otto pesi leggeri e di Paolo Martinelli nel quattro senza.
Cinque anni la dopo Andrea Gavazzi si laurea campione del Mondo Juniores e nel 1989 Danilo Fraquelli è iridato nell’otto pesi leggeri.
La Lario compie un secolo di storia due anni più tardi, ma deve aspettare il 1996 per tornare alle Olimpiadi.
Mattia Trombetta e Francesco Mattei, allenati da Carlo Del Piccolo salgono entrambi sull’otto dei Giochi Olimpici di Atlanta.
Ai Mondiali del 1997 in Francia, Trombetta e Mattei sono medaglia d’argento nel due senza e nel quattro con.
La Lario è centro CAS (Avviamento allo Sport) dal 1980.
Dal punto di vista agonistico la società è più vitale che mai.
Dal 2001 grazie all’abbinamento con ACSM Spa, fa di nuovo parte della Lario un Campione e del Mondo, il bellagino Daniele Gilardoni.
Sotto un vertice ai massimi livelli, il direttore tecnico Vittorio Valentinis insieme con gli allenatori Oscar Donegana, Davide Noseda e Daniela Capurso e con il preparatore atletico Franco Vianello hanno costruito una solida base.
Oggi la Lario partecipa con i suoi equipaggi a tutte le regate zonali, regionali e nazionali presenti nel calendario federale.
Le porte della società sono ad ogni modo sempre aperte ai giovani che si vogliono cimentare con l’arte del remo.

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° 1992-1996 Enzo Molteni
° 1997-incarica Leonardo Bernasconi

+ Paolo ANNONI – Centoventanni. Una regata lunga tre secoli. – Elpo Edizioni Como – novembre 2011 – pagg.320