Esistono due precisi periodi per fare la storia della Bocciofila Cascine Vica Rivoli (TO).
Quella datata 1° luglio 1922 quando l’Associazione Sportiva Cascine Vica, costituita da un gruppo di appassionati sportivi del gioco delle bocce ed ebbe una regolare affiliazione alla Unione Bocciofila Italiana (U.B.I.), Unione fondata a Torino il 13 luglio 1919, subentrante alla Unione Bocciofila Piemontese (U.B.P.), quest’ultima creata il 3 luglio 1898 nella sala del ristorante presso il Castello Reale di Rivoli.
Esiste però anche un’altra data, molto importante, che ci permette di affermare senza tema di smentita, che il gioco delle bocce era già praticato alcuni anni prima, sempre a Cascine Vica.
Esattamente nel 1914, tratto dalla Gazzetta del Popolo del 4 gennaio 1914, nel “Le gare popolari alle Bocce Stadium”, vi erano iscritti i partecipanti di Cascine Vica: Gognar – Cornaglio, Beltramo – Nardi, Neirotti – Ghezi.
Sempre dalla Gazzetta del Popolo del 1° giugno 1914, si sa che i vincitori della XV edizione furono i giocatori Neirotti, Ravera e Nardi, i quali dopo aver superato le eliminatorie sui campi allestiti allo Stadium di Torino, (80 le terne gareggianti), vinsero la finale ed il titolo regionale il 1° giugno 1914 presso la palestra CAI (Club Alpino Italiano) illuminata a luce elettrica.
Sicuramente non era estemporanea questa terna perché’ l’anno successivo, 1915, la si trova nuovamente in gara nel campionato XVI edizione, disputato sui campi dello Stadium Torino, a difendere il titolo. Questa volta la corsa venne fermata dai rivali della Bocciofila Borgo Pila di Genova ai quarti di finale, come descritto nell’articolo della Gazzetta del Popolo del 24 maggio1915e la squadra si classificò all’ottavo posto.
Alla gara parteciparono 69 terne, numero ridotto a causa delle vicende belliche in atto soprattutto con l’uscita del “Manifesto del Re” sabato 22 maggio 1915 e la dichiarazione di guerra dell’Austria (Prima Guerra Mondiale).
Anche il gioco delle bocce subì un travaglio della situazione politica internazionale e rientrò alla normalità solamente alla conclusione della guerra 1915-1918.
All’alba del 1919 riprese l’attività agonistica del boccismo piemontese e italiano con molte innovazioni.
Con la nuova sigla “Sportiva Cascine Vica” la squadra si trova in lista per il 1° Campionato Italiano individuale, svoltosi in due tappe sul Piazzale della Cittadella a Torino ed il 9 febbraio 1917 viene costituita con Atto registrato in Torino al nr. 7878 con L.5,60 (Lire 5,60) approvato con Decreto del Tribunale e pubblicato sul foglio annunzi legali della Prefettura e sul Bollettino Ufficiale depositato alla Cancelleria del Tribunale di Torino.
Onde avere una sede, la necessità portò la “Sportiva Cascine Vica” ad integrarsi nel 1927 nella “Cooperativa Economica Sportiva Fascista” con sede sempre a Cascine Vica, frazione di Rivoli in Via Bruere angolo Corso Francia.
Qui continuò la sua attività sociale sino alla II Guerra Mondiale con alterne vicende.
Alcune fotografie dei giocatori sono la testimonianza dell’attività sociale. Una in particolare del 1941 scattata nel piazzale del Castello di Rivoli ritrae nove di loro e precisamente: Giovanni Morra, Tersilio Neri, Amedeo Meotto, i fratelli Giuseppe e Simone Graffi, Celestino Vermey, Eugenio Sibona, Pierino Viotto ed Alberto Tinivella.
Terminata l’era del Fascismo, il 20 marzo 1945 la bocciofila assume la denominazione di “Cooperativa Anonima Economica Sportiva” prettamente dilettantistica con puro spirito di divertimento, senza tralasciare la partecipazione a competizioni sportive soprattutto per i giovani.
Il 1° settembre 1945 la società divenne “Cooperativa Anonima Economica Sportiva”: i soci vincono molte gare. Si gioca con le bocce con altro e vario spirito nel senso che oltre al divertimento si abbina anche la competizione agonistica cosicché le bacheche del sodalizio si arricchiscono di molte coppe e trofei: vi sono alcuni campioni da grido e numerosi giovani atleti la cui schiera aumenta sempre più.
Dal 1° settembre 1954 la società venne denominata “Società Cooperativa Economica Sportiva”.
Da questa data iniziò un’evoluzione sportiva della società per le bocce: infatti nomi famosi come Giovanni Borra detto “Pastis”, Attilio Bugnone e Marco Druetto detto il “Biondo di Cascine Vica” diedero splendore e nome alla società partecipando a gare regionali e nazionali con ottimi risultati.
Nel decennio 1955-1965 giocatori come Carlo Cornaglia, Sandro Neirotti, Pierino Burzio, Antonio Quattrocchi, Giulio Neirotti detto “Ernesto ‘l Barbè”, Franco Torriani ed altri ancora contribuirono alla crescita sportiva della società.
Ancora negli anni ’60 del secolo scorso diedero lustro alla società un gruppo di ragazzi ed allievi coordinati da Giacomo Cordonato e Franco Garzitti: la società annoverò tra gli allievi Pietro Bredariol, Mario Bottino, Claudio Denti, Enzo Granaglia, Renato Grigioni, Aldo Rusca, Mario Tuberga, Aldo Viola ed i fratelli Alberto e Willer Ciano. La Società Bocciofila Cascina Vica fu una delle prime società che curava la crescita dei giovani nello sport delle bocce. Nel 1973 gli allievi Enzo Granaglia e Mario Tuberga furono vicecampioni d’Italia a coppie. Nel 1975 la società aveeva oltre 60 giocatori tesserati alla FIB; in quell’anno Iloro Barbanera e Alfredo Rossi si qualificarono per i Campionati Italiani di Sanremo. Nel 1979 Attilio Tacca, Giovanni Stella Alfredo Rossi e Angelo Dominioni si qualificarono per il campionato italiano a quadrette.
Nel decennio 1970-1980 si effettuarono i gemellaggi con le società bocciofile di Briancon (in Francia), Imperia, Savona ed altre ancora. Nel 1989 si qualificarono per il campionato italiano a terne a Gaglianico; Vittorio Favaro, Renato Bava e Salvatore Amore, dove giunsero secondi.
Dal 1971 al 1991 la sede si trasferì sui campi di Via Ticino, in Rivoli, e poi – dal 1991 – si trasferì in Via Fratelli Macario 52, la sede ove è ancora oggi: all’inizio era una fabbrica in disuso, data in concessione dal Comune di Rivoli.
Va sottolineato che i componenti del Consiglio Direttivo della società allora in carica (e cioè i signori Michele Romanelli, Luigi Spina, Antonio Ercole, Luigi Zago, Dario Grassi, Narciso Zanni, Benito Umilio, Carlo Neri e Vittorio Favaro) si fecero carico di un mutuo bancario, facendo da garanti, per effettuare i lavori di ristrutturazione dell’immobile. Oltre al mutuo acceso presso la banca, diversi soci si presero il gravoso impegno di lavoro per la ristrutturazione con una dedizione giornaliera per diversi mesi: ad esempio Alberto Matini si adoperò per la realizzazione del verde e delle aiuole proseguendo per diverso tempo anche dopo alla loro manutenzione.
Dopo anni di lavoro per adeguare il fabbricato alle varie esigenze sportive e non finalmente nel 1999 vengono assegnati i campi di bocce adiacenti al fabbricato ristrutturato a modo da tutti i Soci: ciò grazi al Sindaco di Rivoli, dott. Nino Boeti, ed all’Assessore alla Cultura ed allo Sport del Comune, Mario Bricco.
Nel 2001 la Bocciofila assume la sigla definitiva “Società Bocciofila Dilettantistica Cascine Vica- Rivoli”. Nel 2003 ci fu l’inaugurazione della sede rinnovata. Risale a quel momento la creazione del logo della società ad opera di Vito Fiorentino, il quale riportò in esso la figura del grande campione Umberto Granaglia: si tratta di un’opera in ferro battuto che ancora oggi campeggia sulla facciata della bocciofila. Ancora in quell’anno i campi da gioco vennero dotati di illuminazione.
Negli anni 2000 la Società Bocciofila Cascine Vica era ormai nel fiore della sua attività con l’unione del C.O.N.I. partecipò a molte gare con altrettanti successi, inoltre iniziò a formare la scuola allievi e nel giro di un paio di anni arrivò al successo anche in questo ottenendo enormi soddisfazioni anche a livello nazionale.
Dal 2002 al 2010 la Società Bocciofila Cascine Vica – con il benestare del Comune di Rivoli – fece un’aggregazione con il “Coro Orpheus” fondato nel 1991 ospitato nella sala superiore della Società appena rimodernata: questa situazione fu molto gradita da tutti i cittadini Rivolesi e il Coro Orpheus negli anni si affacciò anche in Europa con grandi soddisfazioni.
La Società Bocciofila Cascine Vica negli anni dal 2000 al 2020 ottenne molte gratifiche da parte di tutti i soci, quasi 300, i quali fecero crescere sempre più l’attività del gioco delle bocce e in seguito anche quello delle carte, mantenendo anche la struttura in condizioni ottime, facendo anche costruire un pallone con all’interno 8 campi di bocce.
Negli anni la soddisfazione continuava a crescere per le molte medaglie e coppe portate in casa.
Nel 2014 alcuni membri della Regione Piemonte vennero nella sede della Società per informare che la Società avrebbe avuto la Targa Centenaria per Fondazione nata nel 1914, questo fatto fu per tutti i Soci una grande soddisfazione, un grande orgoglio e una grande gioia anche per tutti i Soci Fondatori – purtroppo – non più presenti.
A livello agonistico, dal 2020 in poi la società ha vissuto e sta vivendo momenti piuttosto difficili sia a livello di partecipazione che a livello di risultati, ma la volontà dell’attuale dirigenza è quella di cercare di riportare in auge questo prestigioso ultracentenario sodalizio sportivo.
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