La Rari Nantes Torino è stata fondata dal colonnello Vaudano il 12 Febbraio 1899 e la sua prima sede sociale si trovava in Torino, Via (oggi) Corso Moncalieri al numero civico 144 – zona Pilonetto.
Il primo presidente è stato il prof. Francesco Brambilla, cui è succeduto l’avv. Vincenzo Druetti.
Per i colori sociali erano stati presi come modello (e lo sono tuttora) quelli della città di Torino: blu e giallo.
Il colonnello Vaudano fu anche l’ideatore del “Cimento invernale” nel Po; la prima edizione fu organizzata nel 1899 e la manifestazione è stata costantemente ripetuta ogni anno, superando ormai le cento edizioni. Per queste radici comuni la Rari Nantes Torino è sempre stata parte attiva nell’organizzazione di questa manifestazione, che è ormai entrata nel costume e nella tradizione non solo torinese ma anche piemontese.
Il colonnello Vaudano, grande appassionato di nuoto, strinse amicizia con altri sportivi dell’epoca che avevano gli stessi ideali, in particolare con il triestino Achille Santoni ed il milanese Giuseppe Cantù ed a ragione questi personaggi sono ora considerati i pionieri del nuoto Italiano.
Già dal 1891 nel Lazio, in Lombardia, in Liguria si erano man mano costituiti gruppi di appassionati per praticare “l’arte del nuoto”, così allora veniva definita la disciplina natatoria ed erano sorte le prime società che furono denominate “Rari Nantes” seguito dal nome delle località di residenza.Fu, forse, un verso tratto dall’Eneide del grande Virgilio: “rari nantes in gurgite vasto” ad ispirare questi pionieri nella scelta di quel nome.
Tanto che a Como nel 1899 il trio Vaudano – Santoni – Cantù costituì la Federazione dei Rari Nantes dell’Alta Italia, embrione delle futura Federazione Italiana Nuoto, affidando al paroliere prof. Chiosso ed al maestro di musica Cerato la composizione di un inno, che fu prodotto da Gustavo Gori editore musicale di Torino.
La sede sociale in seguito venne trasferita da Corso Moncalieri a Corso Peschiera, e ne 1947, in Via Murazzano n.5, dove ancora attualmente è collocata.
Sino al 1918, la Rari Nantes Torino è stata l’unica società natatoria piemontese ed he organizzato le prime gare sul Po con partenza da un pontile poggiato su barche e come linee di arrivo una fune tesa tra due galleggianti.
Successivamente, con la costruzione dei primi impianti natatori, l’attività venne trasferita nelle piscine; la prima struttura fu la YMCA che si trovava in Via Gioberti angolo Via Magenta, dove in seguito furono sistemati gli uffici di Collocamento al Lavoro.
Negli anni ’50 è stato atleta della Rari Nantes Torino, con buoni risultati agonistici a livelle nazionale, il giornalista Gian Paolo Ormezzano.
Essendo state assegnate alla città di Torino le “Universiadi” del 1970 e non disponendo la città di una piscina tecnicamente idonea pei ospitare manifestazioni di questo livello, la Giunta Comunale (sindaco avv. Grosso), con apposita delibera, affidò nel 1968 alla Rari Nantes Torino la realizzazione di questo impianto. L’“Olimpica” diventò il punto di riferimento dell’agonismo torinese dal 1970 al 2004, poi lascerà il posto al PalaIsozaki per i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e sarà sostituita dal nuovo stadio del Nuoto.
Negli anni successivi la società gialloblu si espanse sul territorio, prima acquisendo l’impianto del Gerbido a Grugliasco, poi quelli di Pianezza e del Parco Sempione (la vasca coperta, inattiva da oltre un quindicennio, venne quasi del tutto ricostruita).
Nel 1999, anno del centenario ha ottenuto la gestione della piscina di Grugliasco, incrementando attività agonistica e corsi di nuoto e iniziando a distinguersi anche per le attività di fitness, e sempre nell’anno del centenario, la Rari Nantes Torino ha ricevuto il Premio Panathlon Club Torino.
Il nuovo millennio segna i primi cento anni di storia e l’inizio del periodo d’oro della Rari Nantes.
I tecnici Claudio Rossetto e Fulvio Albanese (purtroppo scomparso nel 2012) allenano una squadra ricca di talenti, capaci di dir la loro a livello mondiale.
I primi risultati arrivano da Daria Meinardi due argenti agli Assoluti nei 400 e 800 stile libero e da Claudio Bevione, convocato in Nazionale.
Federico Cappellazzo agli Europei di Helsinki del 2000 nuota le batterie della staffetta 4×200 stile libero, qualificandola per la finale dove vince la medaglia d’oro. Lo stesso anno Andrea Beccari realizza il sogno a cinque cerchi e vola ai Giochi di Sidney, dove sfiora il bronzo nella 4×200 stile libero assieme a Emiliano Brembilla, Massimiliano Rosolino e Matteo Pellicciari.
Sono i successi di quelli che si riveleranno anni ricchi di gloria.
Ai Mondiali di Fukuoka, nel 2001, Andrea Beccari e Federico Cappellazzo sono ormai atleti consolidati in una staffetta sempre più competitiva. Federico nuota la batteria. Andrea, in finale con Rosolino, Brembilla e Pellicciari, ottiene il risultato più importante della carriera: 7’10”86, medaglia d’argento dietro l’Australia e record Europeo. Lo stesso anno Beccari e Cappellazzo conquistano il gradino più alto del podio alle Universiadi di Pechino. Intanto il diciannovenne Filippo Magnini, ranista di talento, si trasferisce da Pesaro a Torino, dove gli viene cambiato lo stile e stringe un sodalizio molto stretto con Rossetto, che lo accompagnerà per tutta la carriera.
Nel 2002, agli Europei di Berlino, Cappellazzo è finalmente in finale nella 4×200 stile libero e conquista l’oro. Beccari ottiene la medaglia di bronzo nuotando in batteria nella 4×100 stile libero.
Nel 2003, ai Mondiali di Barcellona, Cappellazzo si qualifica nella finale individuale nei 200 stile libero e ottiene il 6° posto, mentre la staffetta 4×200 stile libero, in cui partecipa, sfiora il podio arrivando 4a.
Il 2004 è l’anno di Filippo Magnini. Ai Giochi Olimpici di Atene conquista il bronzo nell’ormai consacrata 4×200 stile libero (Cappellazzo nuota la batteria); agli Europei di Madrid fa doppietta di ori nelle staffette 4×100 e 4×200 s.l.
Nel 2005 la fondista Laura La Piana è 3a nei 25 km ai campionati Mondiali di Montreal, mentre Loris Facci ottiene la finale nei 200 rana.
Inizia la parabola ascendente del ranista classe 1983, allenato da Albanese: nel 2006 tocca primo agli Europei di Budapest nei 200 rana, ma viene squalificato per virata irregolare; la rivalsa arriva l’anno dopo, quando conquista il bronzo ai Mondiali di Melbourne. Nel 2008, alle Olimpiadi di Pechino, è ancora finalista nei 200 rana.
In anni più recenti si segnalano Riccardo De Lucia 5° nei m 1500 stile libero alle Universiadi di Pescara 2009; nel 2013 Silvia Guerra bronzo nei 200 rana ai Mondiali Juniores Dubai e oro nei 100 e 200 rana, argento nei 200 misti e bronzo nei 400 misti alle Gymnasiadi di Brasilia.
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