Club Alpino Italiano – Sezione di Venezia

1890

L'immagine raffigura l'isola di San Giorgio a Venezia con lo sfondo delle Dolomiti Venete che simboleggia la profonda unione ed amicizia tra gli abitanti di Venezia e gli abitanti delle montagne, dove il Club Alpino Italiano Sezione di Venezia 1890 ha costruito sette rifugi.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Club Alpino Italiano – Sezione di Venezia

Anno fondazione

1890

Sede

Cannaregio 883/C

CAP

30121

Città

Venezia

Provincia

VE

Regione

Veneto

Telefono Società

041.716900

Fax

041.2748500

E-mail Società

segreteria@caivenezia.it

Numero soci

1400

Numero tesserati

352

FSN/DSA/EPS

FASI

Discipline

alpinismo, arrampicata, escursionismo, sci alpinismo, sci escursionismo

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020

Pagamenti

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Presidente

Giulio Gidoni

Telefono Presidente

041.2748425 (ufficio)

E-mail Presidente

giulio.gidoni@gmail.com

Nel lontano 1890 un esiguo numero di alpinisti veneziani, entusiasti per la montagna e pieni di giovanili energie, chiamò a raccolta altri amici innamorati dell’alpinismo e fece sorgere anche a Venezia una Sezione del Club Alpino Italiano, un sodalizio che era già presente a Torino e Milano.
Già nel 1887, nel corso di una conferenza sul tema della montagna tenutasi a Venezia, alcuni oratori avevano fatto notare che la passione per i monti era molto sviluppata tra i veneziani, spesso presenti tra le montagne del Cadore già privilegiate e studiate da inglesi e tedeschi.
Una schiera sempre più numerosa di giovani, provati dagli impegni di lavoro cittadino, sentiva la necessità di ritemprare le forze nell’ambiente alpino e di aderire pertanto al nuovo sodalizio.
Dalle prime 54 firme apposte sulla domanda di costituzione della Sezione si passò in breve ad oltre un centinaio; da allora fu un crescendo continuo di adesioni, mentre la Sezione provvedeva da subito ad organizzare escursioni verso i monti più vicini.
Nomi gloriosi fecero parte di quel primo nucleo: da Arduini a Tivan, da Chiggiato a Berti, da Francesconi ad Andreoletti.
Nel settembre del 1892 veniva inaugurato il primo rifugio costruito dalla Sezione, il “Venezia” al Pelmo; seguirono, nel settembre del 1895, il “San Marco” all’Antelao e, nel 1899, il “Tiziano” alle Marmarole, poi divenuto Bivacco fisso. Nel 1905 fu la volta del “Coldai” alla Civetta, nel 1907 sorse il “Mulaz” sulle Pale di S. Martino ed infine, nel 1911, il “Falier” sotto la parete della Marmolada. Dopo la Grande Guerra, nel 1924, fu inaugurato il rifugio “Luzzatti” al Sorapiss e, nel 1926, il “Chiggiato” alle Marmarole.
A cura della Fondazione “Antonio Berti”, istituita dalle Sezioni Venete del CAI per onorare la memoria di Berti, “padre degli alpinisti veneti”, sorsero nelle Dolomiti Orientali numerosi bivacchi fissi: alla Sezione di Venezia appartengono ora il già citato “Tiziano” cui, nel 1961, si aggiunsero il “Musatti” ed il “Voltolina” entrambi sulle Marmarole e, ultimo, nel 1976, il “Baroni” nel Gruppo del Duranno.
Tutte queste iniziative, ovviamente, erano (e lo sono tuttora) affiancate ad una serie di altre attività che hanno lo scopo preciso di avvicinare i giovani alla montagna ed all’alpinismo in tutta sicurezza sia in ambiente estivo che invernale.
Da decenni corsi di alpinismo, escursionismo, alpinismo giovanile, sci-escursionismo, sci-alpinismo ed arrampicata libera si susseguono ininterrottamente un po’ lungo tutto l’arco dell’anno.
Numerose le gite portate a termine in ogni stagione.
La Sezione dispone di una ricchissima biblioteca, organizza serate culturali, pubblica un proprio notiziario sezionale.
E’ recentissima l’acquisizione di una nuova sede sociale, consona ai princìpi sezionali ed adatta per le varie attività istituzionali.