Club Alpino Italiano – Sezione di Milano

1873

Inaugurata nel 1906 e ricostruita negli Anni Cinquanta, la Capanna Rosalba nel Gruppo delle Grigne è uno dei numerosi rifugi del CAI Milano e, certamente, uno dei più amati dall'escursionista come dall'arrampicatore. L'immagine dell'Archivio Storico e Fotografico del CAI Milano digitalizzato grazie anche al contributo di UNASCI, risale al primi Anni Venti.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Club Alpino Italiano – Sezione di Milano

Anno fondazione

1873

Sede

Via Duccio di Boninsegna 21/23

CAP

20145

Città

Milano

Provincia

MI

Regione

Lombardia

Telefono Società

02.36515700

Fax

02.8056971

E-mail Società

segreteria@caimilano.eu

Numero soci

9852

Numero tesserati

250

FSN/DSA/EPS

FISI

Discipline

arrampicata sportiva, escursionismo, sci alpinismo, sci nordico

Impianti

archivio storico e fotografico, biblioteca, circolo sociale, n. 31 rifugi alpini

Colori sociali

azzurro

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015

Pagamenti

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Presidente

Giorgio Zoia

Telefono Presidente

02.86463516

Socio fedele

SI

La Sezione di Milano del Club Alpino Italiano nasce nel 1863 e nel 1881 conta già 250 soci; è la più significativa associazione culturale e naturalistica per la valorizzazione della montagna.Ne è dimostrazione l’aver affidato la prima presidenza all’Abate Antonio Stoppani, insigne studioso e conoscitore della natura alpina. Il 1881 è un anno storico per la Sezione che apre il primo rifugio sulle pendici della Gngna. E’ anche l’anno dell’Esposizione Nazionale di Milano cui la Sezione è presente con un proprio padiglione: ci sono le prime corde di arrampicata, picozze, rudimentali ramponi, le tute da ghiacciaio fatte con pelli di montone. E poi i resoconti delle prime grandi ascensioni sulle nostre Alpi, insieme di pionierismo e di incoscienza del pericolo. A dieci anni dall’Unità, le note del Ballo Excelsior segnano il tramonto della piccola città – prende forma la città dei problemi – ed il passaggio da un’Italia ancora tutta da inventare ad una Nazione che si forma attraverso un suo primo miracolo tecnico-industriale. Ed anche il CAI di Milano “da accolta aristocratica di studiosi, di competenti e di raffinati…” pone le basi per l’organizzazione futura del Sodalizio aprendosi gradatamente alla società, assecondandone le aspettative, crescendo… E già nel 1898 la Sezione di Milano può contare 800 soci, 42 guide alpine ed altrettanti portatori, 14 rifugi, una dozzina di stazioni alpine, una biblioteca, un erbario, raccolte il mineralogiche e geologiche. È un’attività da fare invidia: nel 1893 si era dato l’avvio alle gite scolastiche e giovanili, nel 1891 iniziavano le prime proiezioni fotografìche e le conferenze, dal 1874 le gite sociali, svolte da allora senza soluzione di continuità. E la storia dell’evoluzione dell’Alpinismo, in quell’intreccio di vicende ed eventi che fanno la Storia, vede la Sezione di Milano del CAI protagonista nell’attività esplorativa ed illustrativa delle nostre montagne, nell’attività alpinistica sulle Alpi ed i massimi rilievi d’Asia, d’Africa, delle Americhe, delle Terre Polari – nel 1954 sarà, e con lei tutti gli italiani, sul K2; nel 1973 dal “tetto del mondo”, l’Everest e dalla più alta cima delle Ande Peruviane, lo Huascaran, la Spedizione Monzino e la Spedizione Sociale della Sezione guidata da Lodovico Gaetani saluteranno il primo centenario del CAI Milano -, nella promozione della frequentazione della montagna attraverso l’organizzazione di grandi escursioni di massa, di attendamenti, la realizzazione di opere alpine, che rendono la montagna accessibile a chi vuole goderla anche al di fuori dell’alpinismo puro d’azione, concretizzatasi in sentieri come la “Direttissima”, il “Sentiero Roma” e tanti altri itinerari punteggiati dai rifugi, patrimonio ideale e materiale cui sempre attende con impegno ed amorosa cura. E quest’opera -tutta insieme- si traduce in crescita umana e sociale nelle vallate che si aprono al turismo, al progresso, al mondo; in attenzione, interesse, passione e partecipazione per chi vive in città. E’ cultura dell’Alpinismo in cui tutti possono trovare un proprio spazio d’espressione ed attraverso il quale la capacità organizzative della sezione si manifestano. …La Sezione di Milano del Club Alpino Italiano all’alba del Ventunesimo secolo si presenta come la prima sezione cittadina del Paese ed una delle più prestigiose associazioni della città, forte di quasi 10.000 aderenti e di una grande tradizione che data 1873. E non per caso, la Sezione di Milano del CAI è diventata il vero punto di riferimento e d’incontro, di formazione ed informazione per quanti vogliono vivere l’esperienza con la montagna, la pratica di una sana attività fisica all’aperto con la dovuta preparazione, in sicurezza, per trame il massimo di soddisfazione e gratificazione. II CAI Milano offre aggregazione, svago e sport, ma può anche diventare momento di impegno civile, un’occasione per misurarsi con valori genuini – disponibilità, impegno, solidarietà, volontariato – che sono fondamentali per un’Associazione come il Club Alpino Italiano ed indispensabili per il cammino che attende, ogni nuovo mattino, tutti gli uomini, tutta la nostra Città e l’Italia stessa.

+ Il Rifugio Elisabetta: una struttura modello ai piedi del Monte Bianco Stampa Galli Thierry Milano – gennaio 2006