Circolo del Golf di Roma Acquasanta

1903

Il francobollo celebrativo del Circolo del Golf Roma Acquasanta, nel centenario della fondazione, emesso in data 5 Aprile 2003 con una tiratura di 3.500.000 esemplari. La vignetta raffigura, in primo piano a sinistra, un golfista in azione e, sullo sfondo, uno scorcio della sede e dei campi del Circolo del Golf Roma Acquasanta; in alto a destra è riprodotto lo stemma del Club. Completano il francobollo la leggenda “CENTENARIO CIRCOLO GOLF ROMA ACQUASANTA”, la scritta “ITALIA” ed il valore “€ 0,77”. Il Bozzetto è di Maria Carmela Perrini.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Circolo del Golf di Roma Acquasanta

Anno fondazione

1903

Sede

Via Appia Nuova 716/a

CAP

178

Città

Roma

Provincia

ROMA

Regione

Lazio

Telefono Società

06.7803407

Fax

06.78346219

E-mail Società

golfroma@golfroma.it

Numero soci

900

Numero tesserati

900

FSN/DSA/EPS

FIG

Discipline

golf

Impianti

campo da golf., Club house, palestra, piscina, spogliatoio

Colori sociali

giallo – rosso

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2011, 2012, 2013

Pagamenti

, ,

Stella d'oro

SI

Anno Stella d'oro

1968

Presidente

Carlo Alfiero

Nel 1871 Roma divenne capitale d'Italia, le rappresentanze diplomatiche vi si insediarono e gli anglosassoni, pur affascinati dalle antiche bellezze della Città, cominciarono a sentire la mancanza di un campo da golf. Le grandi ville fuori porta, con i loro larghi spazi erbosi, sembrarono poter sopperire a questa mancanza: la campagna romana era infatti un grande pascolo e le pecore, brucando, lasciavano vaste zone dove sarebbe stato possibile giocare.
Il primo documento attestante l'esistenza del Rome Golf Club è datato 12 Gennaio 1903. Da esso si deduce che il club era già stato fondato, uno o due anni prima, e possedeva un suo regolamento ed un suo comitato.
Ma è nel 1903 che avvenne la storica localizzazione. Il Dr. Flach riferì in assemblea di aver trovato un terreno adatto. Il luogo era situato a tre chilometri da Porta Maggiore "at or near Acqua Santa", era di proprietà del principe Torlonia e vi era la possibilità di accordarsi per trasporti a buon prezzo con un lattaio abitante sul posto. Il circolo, oltre ad avere la disponibilità di un percorso da golf e di un rustico casale — quello con l'arco — poteva disporre anche di un campo da croquet e uno da tennis. Un centro polifunzionale, diremmo oggi, attraente anche per i non giocatori di golf. Canone d'affitto del terreno 2.900 lire l'anno, restando a favore del Club il ricavato del fieno e del pascolo.
L'Acquasanta presentava caratteristiche uniche. Il terreno era attraversato dal piccolo ma famoso fiume Almone. Il paesaggio, lievemente collinoso, consentiva la vista dell'acquedotto Claudio, dei Castelli Romani, del crinale dell'Appia Antica, del mausoleo di Cecilia Metella. La possibilità inoltre di scorgere la facciata settecentesca di S. Giovanni, e, più in lontananza, la cupola di S. Pietro, ne facevano un luogo straordinariamente suggestivo. Un'atmosfera che è stata preservata sino ai giorni nostri.
Le Assemblee si tenevano presso il Consolato britannico e in quello degli Stati Uniti d'America. In seguito il luogo di ritrovo diviene il Grand Hotel, dove si tenevano anche le cene annuali.
Il Club era composto inizialmente da poco più di una dozzina di soci ed era organizzato come quelli britannici. Il principale personaggio era il Captain, un gentiluomo che praticamente era il 'padrone di casa'. Il Presidente era invece una figura solo rappresentativa e, secondo una regola della cortesia, fu sempre un italiano.
Nel frattempo i soci, giocando, apportarono sapienti modifiche al percorso piantando lungo il fiume diverse essenze: pini marittimi, olmi e pioppi. Il Club offriva agli operai lavoro e dignità e ben presto dalle relazioni con i giocatori nacque un patois di inglese/romanesco che ancora oggi caratterizza i giocatori “acqua santini”. Il Quarto Miglio, che sorge a ridosso del campo, si trasformò da borgata agreste in un'appendice romana del Circolo cui diede generazioni di giocatori di grande prestigio.
Nel 1910 il Comitato prese l'iniziativa di chiedere a Sua Maestà il Re d'Italia la concessione dell’alto patronato al Club, e di permettere, così, l'uso dell'aggettivo 'Reale' nel nome del circolo stesso, secondo l'esempio del famoso Royal & Ancient Golf Club of St. Andrews. La Casa Reale concesse l'autorizzazione ma si dovette soprassedere al cambiamento del nome del Club a causa della insuperabile opposizione di un socio, di cui si è tramandato l'identità.
Alla fine degli anni '50 e nei primi anni '60, grazie all'opera meritoria dei Presidenti Camicia e Banti verso la proprietà e con gli enti interessati, furono create le premesse per la permanenza definitiva del Circolo all'Acquasanta.
Nel '68 fu eletto presidente il dottor Carlo Pietro Taglioni. La casina "Ciano" fu demolita e venne costruita l'attuale Club-House, su progetto degli architetti Renato Venturi e Guido di Carpegna. Costò 500 milioni. L'opera venne inaugurata l’11 novembre 1971 con uno splendido galà cui parteciparono quattrocento persone. Il costo della cena fu di 11.000 Lire.
Nel novembre dell'1986 il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga manifestò il desiderio di 'vedere' un campo da golf e la scelta cadde sull'Acquasanta.
Il Circolo dell'Acquasanta come lo progettarono e realizzarono Vanni, Flach, de Castro e Young, è rimasto uno tra i più divertenti e delicati percorsi italiani di golf.
Nel suo insieme ha una tale armonia che, come un antico dipinto, può essere soltanto restaurato e conservato, ma mai modificato.
L’attuale Presidente è il Generale Carlo Alfiero ed il Consiglio Direttivo è composto da Silvio Plazzotta (Vice Presidente), Giovanni Scotto Lavina (Tesoriere), Carlo Alibrandi, Marcello Grabau, Antonino Raco, Jacopo Sgaravatti, Roberto Turco e Edoardo Valli.