Ciclistica Centese A.S.D.

1911

13 maggio 1984. Stele di dedica del Velodromo a Corrado Ardizzoni.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Ciclistica Centese A.S.D.

Anno fondazione

1911

Sede

Via Ludovico Ariosto 15

CAP

44042

Città

Cento

Provincia

FE

Regione

Emilia Romagna

Telefono Società

051.904247

Fax

051 904247

E-mail Società

ciclistica.centese@libero.it

Numero soci

100

Numero tesserati

7

FSN/DSA/EPS

FCI

Discipline

ciclismo, mountain bike

Colori sociali

bianco/verde

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023

Pagamenti

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Stella di bronzo

SI

Anno Stella di bronzo

2009

Presidente

Mauro Biondi

Telefono Presidente

338.7125060

E-mail Presidente

smbiondi@libero.it

Socio fedele

SI

Parlare della Ciclistica Centese vuol dire raccontare la storia del movimento ciclistico dell’alto ferrarese nei primi decenni dopo l’Unità d’Italia.
A Cento si assiste al fiorire di società, soprattutto per l’energica spinta della ricca borghesia. Ben presto al Veloce Club Centese si affiancò la Società Ciclistica di Cento, di lì a poco, destinata a diventare il Club Ciclistico Centese.
Subito i soci si misero all’opera e molto presto si cominciò a correre su strada.
Il 22 aprile 1898, il Sindaco si “pregia” di comunicare al Sig. Presidente del Veloce Club Centese, Giovanni Falzoni Gallerani, che il Presidente della Deputazione Provinciale di Ferrara comunica di “non avere difficoltà di permettere che sulla strada denominata Giovannina siano eseguite Domenica 24 cor. alcune gare ciclistiche per parte del Veloce Club Centese”.
Si è appena agli inizi ma, soppiantato il pesante e sgraziato biciclo, la bicicletta o meglio il velocipede, diventa sempre più uno strumento di svago, di lavoro e di competizione.
Nel settembre 1911, il Club Ciclistico Centese diede vita ad un Comitato, presieduto dal dott. Giovanni Falzoni Gallerani, con la presenza del sig. Umberto Guerresi, delegato di Ferrara presso l’U.V.I., che curava l’organizzazione delle “corse ciclistiche per signorine, dilettanti e professionisti” nell’Ippodromo delle Mulina.
E’ da notare che il Sig. Giovanni Falzoni Gallerani è il Presidente del Veloce Club Centese che, proprio in quell’anno, aderendo all’UVI, cambia denominazione e diventa l’Unione Ciclistica Centese: da questo sodalizio inizia la storia della attuale Ciclistica Centese.
Si è appena agli inizi, eppure uno sparuto numero di atleti corre con i colori bianco – verdi.
I pionieri del ciclismo Centese degli anni ’10 del secolo scorso furono Ferdinando Trevisani, Ferioli, Lucilio Dalla Vecchia, Piccaglia e Malagodi. Ogni decennio è stato caratterizzato dalle vittorie di un corridore, così negli anni ’20 si ricorda “il Duca” Dario Balboni, negli anni ’30 Michelini Alfredo, negli anni ’30, 40 e ’50 Corrado Ardizzoni, che fu azzurro ai Giochi Olimpici di Berlino nel 1936 e nei Campionati del Mondo a Walkenburg nel 1938.
Tra le glorie della società nel periodo dal 1950 al 1960 vanno ricordati Walter Busi, Azzurro alla Varsavia – Praga – Berlino, e Martino Fortini, due volte campione italiano dell’inseguimento dilettanti.
Si può dire che il “dopo Ardizzoni” nasce negli anni ’60. Nel 1966 prende le mosse un movimento che porta alla rinascita della Ciclistica Centese. La società non nasce dal nulla; essa intende raccogliere il testimone dalla Unione Ciclistica Centese.
Direttore sportivo è Gildo Monari ed i colori sociali sono di nuovo il bianco e il verde.
E’ doveroso ricordare il Direttore Sportivo, Gildo Monari, corridore umile, ma capace di sollevare grandi entusiasmi; umile “manovale” sui campi di gara, ma orgoglioso delle sue vittorie; umile dispensatore di preziosi consigli, ma paziente ascoltatore delle esigenze dei giovani atleti. Quasi coetaneo di Ardizzoni, esordisce nella Unione Ciclistica Centese per passare quasi subito in altre squadre sviluppando una carriera onorevole. Coi colori della Ciclistica riprende l’attività come Direttore Sportivo, dispensando, senza boria, preziosi consigli sia ai nuovi dirigenti sia alla squadra dei giovani atleti che si affacciano alla ribalta nella seconda metà degli anni Sessanta del secolo scorso.
Tra questi emerge subito Salvatore Ghisellini la cui classe da ciclista di razza comincia a farsi strada. La sua carriera si sviluppò prevalentemente nelle squadre del Ravennate confermando in questo modo la importante funzione delle piccole Società nello scoprire nuovi talenti. Da dilettante vestì la maglia azzurra ai Campionati del Mondo di Mendrisio e oltre oceano vinse la sesta tappa del Giro del Messico ed il Circuito di Guadalajara. Fu riserva ai Campionati Mondiali di Barcellona, corse anche la Varsavia-Berlino-Praga e, sempre con la Nazionale italiana, partecipò al Giro di Bulgaria. Nel 1975 chiuse all’improvviso una prestigiosa carriera. Il C.T. Elio Rimedio in un’intervista aveva detto di Salvatore: “….ha grandi possibilità e, secondo me, ha soprattutto bisogno di un’adeguata preparazione psicologica per giungere ad un rendimento costante”, da buon conoscitore dei mezzi tecnici, della classe e della personalità degli atleti da lui diretti aveva visto giusto.
Negli anni ‘70 del XX secolo, primeggia per personalità, impegno e risultati Enrico Zuppiroli: ottimo pistard nella categoria Dilettanti Juniores si aggiudica un onorevole terzo posto nella velocità, alle spalle del Campione mondiale Ottavio Dazzan della Cicl. Pontoni e Righetti del G.S. Valpolicella. Zuppiroli fu più volte azzurro degli anni ’70 e ’80, collezionando, soprattutto in pista, prestigiosi successi e piazzamenti.
La tradizione delle gare in pista è radicata nel movimento ciclistico Contese. A Cento si è gareggiato in almeno in quattro anelli: nell’Ippodromo Calari, dal 1901 al 1905, nell’Ippodromo delle Muline dal 1905 al 1923, nel Velodromo Centese dal 1923 al 1926, nel velodromo dello stadio Loris Bulgarelli dal 1932 ai giorni nostri. Nel 1982 con la stele, di cui alla fotografia, il Velodromo è stato dedicato al più amato campione della Ciclistica Centese, Corrado Ardizzoni.
Nel 1981 comincia la prestigiosa serie di vittorie e piazzamenti di Giorgio Patrese. Da Giovanissimo conquista ben 23 vittorie e l’anno successivo, 1982, da Esordiente consegue ben 19 vittorie, il titolo di Campione Emiliano Romagnolo su pista ed è terzo nei campionati Italiani Esordienti su pista. Nella Categoria Allievi colleziona ben 21 vittorie, e nel 1985 è Campione Italiano inseguimento a squadre e Campione Emiliano Romagnolo nell’inseguimento individuale e a squadre. Campione Provinciale inseguimento individuale e omnium su pista è designato dalla Federazione Ciclistica Emiliano Romagnola il Miglior Allievo su pista del 1985. Patrese da dilettante non vestì più i colori della Ciclistica Centese: con orgoglio tiene a precisare che prima del suo ritiro da dilettante ha corso con Pantani, anzi, è stato suo compagno di stanza nei trasferimenti.
Tra tutti, negli anni tra il 2005 e il 2006 per il breve periodo di permanenza alla Ciclistica Centese “Effetti”, svetta Ivan Balykin. L’11 settembre 2005 a Pieve di Cento, Ivan si aggiudica superbamente la gara per allievi G.T. Comis. Gli innumerevoli piazzamenti prestigiosi mettono in bella evidenza la capacità di conservare a lungo la condizione. Grazie alla serie di belle figure collezionate nelle gare disputate viene giudicato il migliore allievo della regione per l’anno 2005.
Si può dire che con l’ucraino Ivan Balikin, professionista della seconda squadra Russa, si chiude l’attività agonistica della Ciclistica centese che intraprende una attività organizzativa di eventi sportivi che si conclude con il terremoto del 2012 quando già aveva in cantiere il Campionato regionale allievi.
In una dichiarazione del Presidente Onorario, Giuseppe Fregni, sono espressi gli intendimenti ed i valori sportivi patrimonio della Ciclistica centese:
“I ragazzi che in questi anni ho visto crescere nella ciclistica Centese, sia come atleti sia come uomini, stanno a dimostrare che il lavoro fatto dalla Società e dai Direttori sportivi non è stato vano. Alcuni di loro si sono affermati, altri no, tuttavia tutti, oggi uomini maturi, hanno un comune denominatore: serietà e rispetto verso la società, lealtà tra di loro e verso i Direttori Sportivi. Questi obiettivi educativi che si affiancano, in stretta collaborazione, a quelli delle famiglie, sono stati raggiunti solo con la generosità degli Sponsor che in ogni stagione hanno garantito un minimo di attività, mettendosi in perfetta sintonia con i valori della Ciclistica Centese. Il loro aiuto finanziario non è mai stato finalizzato al solo successo sportivo con il relativo ritorno pubblicitario, ma è servito a tener lontano i giovani dai rischi che il nostro tempo comporta, attraverso la dura disciplina dello Sport.”
C’è un valore che ha guidato, guida e guiderà il movimento ciclistico Centese: la grande passione per la bicicletta ed il rispetto per l’atleta in quanto uomo.
Proprio per questo, con Alfredo Oriani, i Dirigenti della Ciclistica Centese 1911 dicono ancora:
“In sella dunque, la testa sul manubrio e l’anima al vento.
La vita è una corsa senza meta:
chi corre oblia,
e solamente chi oblia trionfa”

° ………-1919 Giovanni Falzoni Gallerani
° 1919-1929 Gaetano Calanchi
° 1929-1955 Galeazzo Falzoni Gallerani
° 1955-1957 Giuseppe Montanari
° 1957-1966 Adrasto Bonora
° 1966-1967 Ivo Passerini
° 1967-1977 Silvano Lodi
° 1977-1979 Ernesto Poggioli Ernesto
° 1979-18.02.2015 Giuseppe Fregni
° 18.02.2015-30.08.2017 Davide Rabboni
° 30.08.2017-in carica Mauro Biondi

+ Alberto PRONI – Cento anni e oltre… su due ruote. Ciclistica centese, una piccola società con una grande passione. – Baraldi Editore Cento (FE) – ottobre 2011