Il 15 aprile 1891 ventisei uomini, giovani d’età o di spirito, e tutti desiderosi di cimentarsi nel canottaggio, soci della già esistente Società Fanfulla di Lodi 1874, e lo stesso Comune di Lodi costituirono la Canottieri Adda.
Primo Presidente fu il prof. Francesco Groppetti per soli tré mesi; subito seguito dal comm.Giuseppe Premoli.
Il 28 giugno dello stesso anno si svolsero sul fiume Adda le prime regate e l’anno seguente arrivarono le prima grandi soddisfazioni organizzative e sportive.
Il 25 giugno la veneta quattro dell’Adda condotta dai soci fondatori Pater, Rudelli, Bedoni e Soffiantini vinse la regata internazionale di Torino.
L'”Adda” il 4 novembre 1893 si distaccò dalla “Fanfulla” e subito pose mano alla costruzione della nuova sede sulla riva sinistra del fiume, dove ancora oggi si trova, facendo sorgere un elegante chalet in legno e muratura con spogliatoi e docce, capannoni per le imbarcazioni, magazzino, abitazione per il guardiano ed area verde attrezzata.
La divisa sociale di gara e di parata è bianca con striscia nera diagonale.
Identica la bandiera che reca negli spazi bianchi gli stemmi di Lodi e di Fanfulla.
All’inizio del 1900 l’assidua pratica del canottaggio cominciò a produrre risultati non effìmeri e non frammentari, aumentando il numero e la qualità dei praticanti.
Si formarono parecchi validi equipaggi che vinsero gare in tutta Italia.
Dal 14 febbraio 1910 al 27 novembre 1922 fu Presidente della Società Canottieri Adda il dr. Giovanni Caccialanza, il quale fu anche Consigliere Nazionale del Rowing Club Italiano e Vice Presidente del Comitato Lombardo-Emiliano, nonché fondatore e primo direttore della rivista “IL CANOTTAGGIO”, rivista che nacque a Lodi nel gennaio 1922. Sotto la sua presidenza la Società Canottieri Adda venne eretta in Ente Morale con decreto luogotenenziale n. 1779 del 12 agosto 1915: un importante riconoscimento alla società sportiva per i suoi alti meriti sociali e sportivi. Il dr. Giovanni Caccialanza, medico di professione, fu una persona di grande rilevanza morale e sociale, che diede un grande apporto alla crescita del canottaggio e purtroppo morì a soli 47 anni nel 1923. E dopo la sua scomparsa il giornale traslocò a Torino e successivamente a Roma, ma il resto è storia recente. In seguito, alla sua memoria fu dedicata dalla FIC la “Coppa G. Caccialanza” per il Campionato studenti medi.
Negli anni ’20 dopo la Prima Guerra Mondiale, alla ripresa dell’attività, la Canottieri Adda conquista il suo secondo titolo italiano: il primo venne vinto nel 1899 mentre il secondo fu vinto nel 1922 nella veneta a quattro juniores con Cattaneo, Peviani, Merlo e Biancardi.
Nel primo trentennio del sodalizio bianconero si registrarono 62 vittorie in regate interregionali e nazionali e tré in gare di fondo.
Negli anni 1926-1927 Paolo Baciocchi fu un pioniere dello skiff ottenendo vittorie importanti a Salò, Intra, Pavia, Sesto Calende e Lodi.
Negli 1929-1931 si diede mano al progetto della nuova sede.
La svolta agonistica arrivò nel 1932 allorquando nelle gare preolimpiche di Mandello del Lario due equipaggi della Canottieri Adda si classificarono al primo posto nel “4 con” (Politi, Bellocchio, Rotta e De Ponti, tim. Castelli) e nell'”otto” (Acerbi, Pisati, Pastori, Soffiantini, Salari, Signoroni,Abbiati, Scaramuzza, tim. Pisti).
L'”otto” vince la medaglia d’argento ai campionati Nazionali Assoluti di Stresa ed a Pallanza vince la selezione per i campionati d’Europeo.
Da Piacenza arrivò in società l’olimpionico Angelo Poliedri, che prese in mano come allenatore la società, costruendo campioni ed inventando equipaggi di altissima caratura.
La stagione d’oro dell’Adda” durò circa trentanni.
Nel 1934 il “4 con” campione italiano con l’equipaggio Negroni, Miragoli, Boggi, Giuseppe Pisti tim. Congedo; nel 1953 il “4 senza” di.Pandini, Rossetti, Bonagura e Ceresa conquistò il titolo italiano.
Va ricordato che Romano Bonagura non fu solamente campione italiano di canottaggio ma vinse anche la medaglia d’argento nel bob a due (con Sergio Zardini) ai Giochi Olimpici Invernali di Innsbruck nel 1964.
Negli anni sessanta la sede venne ulteriormente ampliata ed arricchita con la costruzione di piscina, campi da tennis da pallavolo.
Nel 1968 il canottiere Bombelli fu campione italiano nello skiff.
In quell’anno si iniziò la pratica della canoa con Antonio Dossena, Riccardo Eletti, Paolo Moroni con immediato successo: titoli italiani vennero conquistati nel 1972 – 1974 – 1975.
I successi aumentarono negli anni dal 1979 al 1988 specialmente nei settori giovanili.
Gaetano Prandini fu anche medaglia d’oro nel Kl discesa a squadre nei Campionati Europei juniores nel 1981.
Il più grande atleta è stato probabilmente Cesare Mulazzi olimpionico e campione nazionale e mondiale.
La società è stata insignita della Stella d’Oro del CONI consegnata nel 1987.
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