Accademia Nazionale di Scherma 1861

1861

Sala di palazzo Carafa di Maddaloni sede della società sino agli anni del dopoguerra.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Accademia Nazionale di Scherma 1861

Anno fondazione

1861

Sede

Via A. Longo (c/o CONI) 46

CAP

80137

Città

Napoli

Provincia

NA

Regione

Campania

Telefono Società

338.7717640 (segr.)

E-mail Società

accademianazionalescherma@gmail.com

Numero soci

62

Numero tesserati

26

FSN/DSA/EPS

FIS, MEMBRO ONORARIO

Discipline

scherma

Impianti

palestra e spogliatoi.

Colori sociali

rosso e oro

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024

Pagamenti

, , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Presidente

Pasquale La Ragione

Telefono Presidente

340.1448909 (vice Pres.)

La Grande Accademia Nazionale di Scherma, come allora si intitolava, fu fondata a Napoli nel 1861 per volontà di tre gentiluomini partenopei – il cav. Carlo Cinque e i Maestri d’arme Giacomo Massei e Annibale Parise – rappresentando il punto di convergenza delle massime esperienze schermistiche maturate nella città in cui la nobile arte vanta una tradizione risalente al XV secolo.
La presidenza onoraria fu offerta al generale Enrico Cialdini, luogotenente del re nelle province meridionali, che accettava l’incarico onorifico e comunicava di aver disposto un donativo per il miglior avvio delle attività dell’associazione.
Dalla sua creazione il sodalizio operava, secondo quanto disposto dallo statuto, “per l’insegnamento e la diffusione della scherma di scuola napoletana” e nel 1880, dopo circa venti anni di attività, un decreto del re Umberto I concedeva a quella che ormai si chiamava Accademia Nazionale di Scherma lo status di Ente Morale.
Lo stesso provvedimento, inoltre, approvando il nuovo statuto organico, conferiva al sodalizio la facoltà di rilasciare diplomi abilitanti all’insegnamento della scherma.
Terminata l’unificazione politica dell’Italia, al Ministero della Guerra apparve indifferibile l’individuazione di un univoco indirizzo didattico per l’insegnamento della scherma nei reparti dell’esercito e a tale fine fu bandito un concorso nazionale per la presentazione di trattati per “l’esercizio ed il maneggio” di spada e sciabola.
Risultò vincitore un giovane Maestro dell’Accademia Nazionale di Scherma, Masaniello Parise, che con il proprio trattato “modernizzava il sistema napoletano migliorandolo e rendendolo più rispondente alle risorse intellettuali nel combattimento ed avendo così il merito di aver dato un nuovo forte impulso alla scherma italiana”.
L’indiscussa alta competenza della Commissione Tecnica istituita presso l’Accademia Nazionale di Scherma ed il prestigio del diploma magistrale conferito dall’ente napoletano determinarono, già da allora, l’arrivo a Napoli di numerosi aspiranti al titolo di Maestro provenienti da tutto il mondo ed i cui nomi, oggi, figurano nello storico albo magistrale dell’ente.Intanto presso il sodalizio si costituiva una Giuria di Onore con il compito di dirimere le complicate controversie cavalleresche e cercare, così, di porre un argine al dilagante uso del duello quale irrinunciabile soddisfazione all’onore offeso.
Nel 1904, un decreto reale di approvazione del rinnovato statuto sociale ufficializzò il ruolo di quella Giuria che annoverava tra i propri componenti le massime cariche civili e militari rappresentanti lo Stato in città nonché gentiluomini noti per la specchiata reputazione e per la profonda conoscenza delle regole cavalleresche.
Il primo conflitto mondiale causò un brusco rallentamento delle attività del sodalizio che si vide privato di numerosi soci caduti in battaglia.
Al termine della tragica esperienza bellica, attraverso l’organizzazione di feste schermistiche e tornei di altissimo livello, l’Accademia si riappropriò del ruolo di primo piano che le era proprio nel panorama sportivo nazionale ed internazionale e in quegli anni furono ospiti del sodalizio campioni quali il grande Agesilao Greco -che in quelle sale espose le sue nuove applicazioni alla scherma di sciabola- e il pluridecorato Nedo Nadi, mentre frequentemente presenziava ai tornei organizzati dall’ente il Principe di Piemonte, futuro re Umberto II.
L’ulteriore e definitivo rinnovo dello statuto sociale fu approvato con decreto firmato dal re Vittorio Emanuele III il 16 dicembre del 1926 e, con esso, si confermava la competenza dell’Accademia Nazionale di Scherma, attraverso la propria Commissione Tecnica, a rilasciare il diploma di Maestro di Scherma.
Il secondo conflitto mondiale arrecò gravi lutti all’Accademia che, ancora una volta, si vide privata della vita di numerosi soci inviati a combattere sui numerosi fronti di guerra ma subì anche la devastazione della sede sociale, bombardata durante l’attacco aereo che il 4 agosto del 1943 colpì il centro storico di Napoli.
La dura ricostruzione seguita alla fine della catastrofe mondiale riguardò anche il sodalizio che, privato di una degna e funzionale sede, affannosamente riprese la propria attività grazie alla smisurata passione dei pochi soci superstiti.
Si avviò una gestione straordinaria che proseguì quasi ininterrottamente fino all’inizio degli anni cinquanta quando venne eletto il nuovo consiglio di amministrazione dell’ente.
Verso la fine di quel decennio l’amministrazione comunale di Napoli concesse finalmente dei locali degni della storia e del prestigio dell’ente e, così, nella Sala Carlo V in Castelnuovo (Maschio Angioino), tornò a “riecheggiare lo stridore dei metalli incrociati”.
Da allora, sulle pedane dell’Accademia si formarono generazioni di schermitori che grazie ai tanti risultati ottenuti, decretarono la rinascita della scuola schermistica napoletana e contribuirono a determinare le condizioni per l’avvio di nuove iniziative – sostenute dalla Federazione Italiana di Scherma – quali corsi magistrali e attività di propaganda per la diffusione della disciplina sportiva tra i giovani.
Una nuova destinazione del castello angioino nel 1976 rese necessario il trasferimento della sede del sodalizio presso il Centro Polisportivo “A. Collana” dove l’Accademia proseguì nella propria attività continuando a tener fede all’antico prescritto statutario, forte della consapevolezza che naturale evoluzione dell’antica scuola napoletana è la attuale scuola italiana di scherma.
Presso l’Accademia Nazionale di Scherma di Napoli si continuano a tenere le sessioni d’esame per il conseguimento del titolo di Istruttore e del diploma di Maestro di Scherma pienamente riconosciuto a seguito del citato decreto del 1926, nonché quelli per il conseguimento del titolo di Istruttore e del diploma di Maestro di Kendo, mentre tra le ultime manifestazioni organizzate dall’ente spiccano, nell’ambito della “Fiesta española in Nápoles” tenuta nel 1986, un incontro alle quattro armi con la Real Federación Española de Esgrima e in occasione del 130° anniversario della fondazione, una due giorni schermistica culminata nell’incontro tra le compagini del sodalizio napoletano e della Federazione Polacca di Scherma.
L’Accademia Nazionale di Scherma è anche promotrice di iniziative culturali, quali convegni e incontri di studio, cui hanno preso parte storici, giuristi, giornalisti e rappresentanti del mondo politico.
Possono essere ricordati, nell’anno 2003, il convegno “Dall’onore del gentiluomo all’onore del cittadino”, tenutosi in Napoli nella sede dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici e, nel 2005, l’incontro di studi “Sport e democrazia”, tenutosi in Pozzuoli nella incomparabile cornice dei Campi Flegrei.
Nel novembre del 2009 si è svolto il Convegno sul tema: “L’Academia Nazionale di Scherma: una felice anomalia nel panorama della scherma italiana”.
Nel 2017, in collaborazione con la Fondazione Castelcapuano, l’Accademia ha organizzato il convegno “Il ruolo del giurì d’onore – La tutela della reputazione nell’era della comunicazione estesa”, con la partecipazione di docenti universitari, magistrati e giornalisti.
L’Accademia si adegua al Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli per l’apprendimento permanente (EQUF) ed in linea con la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea sulla validazione dell’apprendimento non formale e informale, procede alla “Validazione e certificazione delle competenze”.
Nel 2011, nell’ambito del riordino della Scuola superiore, l’Accademia Nazionale di Scherma è riconosciuta tra gli Enti che collaborano alla certificazione delle competenze degli studenti secondo l’EQUF. Sempre nello stesso anno 2011 il CONI riconosce l’Accademia Nazionale di Scherma quale Ente aderente al Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi (SNaQ): la Federazione Italiana Scherma avvia un nuovo percorso di formazione e certificazione degli Istruttori e dei Maestri di Scherma, confermando il ruolo centrale dell’Accademia nel rilascio dei diplomi magistrali.
Nel 2013 l’Accademia Nazionale di Scherma sottoscrive diverse Convenzioni, per la certificazione delle competenze degli studenti delle sezioni a indirizzo sportivo del sistema dei licei e delle scuole secondarie di secondo grado, nonché con le Università che hanno attivi corsi di laurea in scienze motorie.
Infine, va sottolineato che l’Accademia conserva ed aggiorna tutti i dati relativi al rilascio dei diplomi magistrali e pone a disposizione degli studiosi una fornita biblioteca di testi schermistici antichi e moderni in italiano e nelle maggiori lingue europee.
Particolare importanza riveste poi il riconoscimento dell’Accademia in sede comunitaria. Con ben due direttive (2005/36/CE e 2013/55/UE), infatti, è stato ribadito il ruolo dell’Ente nella formazione della classe magistrale schermistica. Le direttive sono poi state recepite nel “Piano nazionale di riforma delle professioni” varato dal Consiglio dei Ministri.
Una nota negativa si deve purtroppo registrare nei rapporti tra l’Accademia e la Federazione Italiana Scherma a seguito di un “attrito” relativo alla competenza al rilascio del diploma di maestro di scherma. La controversia è stata definitivamente risolta dal Consiglio di Stato, che, nel novembre 2019, ha chiarito che spetta unicamente all’ente napoletano l’organizzazione e la gestione degli esami per il conferimento del predetto titolo professionale. Ci si augura che, chiarita tale questione, la collaborazione tra le due istituzioni possa riprendere proficuamente, dal momento che la presenza (e la operatività) nella sfera sportiva di un ente antico ma tutt’ora attivo dovrebbe essere solo titolo di vanto e di prestigio per l’intero movimento schermistico.

+ 130 Anni della Fondazione Volume sociale
+ Dall’onore del gentiluomo all’onore del cittadino (Tecniche di tutela e strategie di sopravvivenza di un valore controverso) Atti di Convegno 23 giugno 2003 – Napoli – Atti pubblicati da Diritto e Giustizia Istituto Italiano per gli studi filosofici
+ Sport e Democrazia Atti di Convegno 10 Giugno 2005 – Pozzuoli (Napoli) – Atti pubblicati da Diritto e Giustizia Istituto Italiano per gli studi filosofici
+ L’Accademia Nazionale di Scherma di Napoli Una felice anomalia nel panorama giuridico – sportivo italiano Atti di Convegno 21 Novembre 2009 – Pozzuoli (NA) Atti pubblicati a cura di Paolo Cutolo e stampato presso Cromografica Roma s.r.l. – 2010
+ Paolo CUTOLO – Atti del Convegno per i 150 della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Scherma a Napoli Scuola Militare “Nunziatella” 4 maggio 2011 Esercito e milizie a Napoli nel passaggio all’unità d’Italia. La funzione dell’Accademia Nazionale di Scherma. Copyright Paolo Cutolo – Cromografica Roma s.r.l. 2011
+ Maurizio FUMO (a cura di) – Il ruolo del Giurì d’Onore. La tutela della reputazione nell’era della comunicazione estesa. volume della Collana “Studi di diritto e procedura penale”, pubblicazione degli Atti di un convegno organizzato dall’Accademia e dalla Fondazione Castelcapuano, Pacini Giuridica