Il 21 novembre 1911 il giornale “Il Biellese”, a pagina 3, annuncia così: “la nascita di “UNA NUOVA SOCIETA’ SPORTIVA”, col nome di Sport Club Pro Candelo, si è costituita. Giovani distinti, seri e pieni di ardore giovanile ne fanno già parte in buon numero. Alla nuova Unione, che quanto prima comparirà al pubblico con splendida divisa, il nostro saluto augurale”.
I fondatori predisposero uno Statuto dello Sport Club Pro Candelo sociale; scelsero una divisa verde e stabilirono la prima sede sociale presso la piccola palestra delle scuole elementari presa in affitto a 30 lire annue: la quota d’iscrizione alla società fu fissata in 2 lire.
L’attività sportiva ebbe inizio con la partecipazione a numerosi raduni ciclistici su strade allora fangose e polverose. Si svilupparono poi altre attività sportive dedicate alla montagna ed al podismo e non venne trascurata nemmeno la cultura con la sezione “filodrammmatica”.
Il 25 ottobre 1914 iniziò la Coppa Pro Candelo che sanciva la nascita ufficiale della sezione calcio. Il torneo vide iscritte sei squadre: oltre alla Pro Candelo, Virtus Chiavazza, Brusnengo, Circolo Sportivo Italia di Biella, Case Popolari ed Excelsior.
Tra gli atleti della società di questo periodo meritano di essere citati Erminio Quarello nel podismo e nel ciclismo Ercole Scanzio, Guido Bolengo, Paolo Rastello e l’onnipresente Quarello, il quale militava anche nella squadra di calcio.
Durante la Prima Guerra Mondiale probabilmente l’attività ebbe molte difficoltà e non si sa se la squadra scese in campo o no: di certo il 11 luglio 1919 sempre dal giornale “Il Biellese” si apprende che la Pro Candelo organizzava per il 27 luglio 1919 il “Doppio Giro Podistico di Biella”. Partenza da Piazza Castello a Candelo, poi Ponte Cervo, Pettinatura Italiana di Vigliano, Stabilimento S. Mosca, Sobrano, Vigliano e Candelo, per 6 km complessivi. La gara fu vinta da Ettore Selvione (Pro Candelo) in 21 minuti e 4 secondi, davanti ad Augusto Donato (Us Biellese) e Cesare Barbera (Circolo Italia), quest’ultimo anche noto ciclista.
Il 21 agosto 1919 Ettore Salvione vinse un’altra corsa podistica sul percorso Ronco-Pavignano-Biella-Ronco.
Il 19 ottobre 1919 venne inaugurato il campo “La Valle”, con un’animatissima serata al Circolo Meichegnenti. Alla presenza della madrina, sig.ra Onorina Albertini Pozzo, della sig. ra Olga Pozzo e del cav. Calliano, la Pro Candelo batté in amichevole (4-1) la terza squadra della Biellese. Poi venne organizzata una corsa di 100 metri, vinta da Furio Patriarca (Us Cossatese), davanti a Gino Falla (Pro Candelo), Cleto Selva (Cossatese) e Lindo Orso (Pro Candelo). La manifestazione si concluse con un’altra amichevole tra seconde squadre: la Pro Candelo batté la Cossatese 2-0.
Il 26 luglio 1920 la società organizzò una corsa ciclistica denominata “Coppa Pro Candelo” sul seguente percorso: partenza da Candelo, poi Buronzo, Santhià, Cavaglià, Passo della Serra, Mongrando, Biella, Chiavazza, Vigliano e Candelo.
La Pro Candelo si aggiudicò il titolo di campione biellese negli anni 1920.1921, 1923-1924 e 1924-1925, vincendo inoltre Tornei di grande importanza locale come il “Torneo di Santhià” e la “Coppa Erios”. Riccardo Scanzio e Battista Bracco nel podismo e Baietto, Carta, Gardella ed altri nel ciclismo tennero alto il nome della società.
Il 9 agosto 1925, in occasione dell’annuale festa sociale, venne pubblicato il numero unico “La Maglia Verde”: si tratta di un foglio di quattro pagine sulla storia della Pro Candelo.
Il 22 novembre 1925 venne inaugurato il campo sportivo “Albertini” a Candelo.
Nel maggio 1942 la società vinse il campionato Propaganda di II categoria ed anche Il “Torneo Monformoso-Pramaggiore”, intitolato a due ex giocatori biellesi, scomparsi nei primi anni di guerra: questa la formazione dei vincitori, guidati dall’ex centravanti Pio Pozzo: Vola; Albertini, Grandi II; Bellini, Volpi, Ottina; Rondo. Cervellati, Sicco, Grandi III, Costa. Grandi II.
Anche la Seconda Guerra Mondiale con molta probabilità impedì lo svolgimento dell’attività sportiva della società che però riprese subito il 17 agosto 1945 con l’elezione di Silvio Bollo, quale Presidente, affiancato dai vice Agostino Balocco e Giovanni Scanzio e da Piero Ferraris come segretario. I consiglieri sono: Bertodo, Bracco, Buscaglione, Cerutti, Ferrero, Gardella e Pomina. La quota sociale annua venne fissata in 150 lire per gli uomini e in 90 lire per le donne. L’attività prevedeva due squadre di calcio, lo sci, dal 1947 la nascita della squadra di pallacanestro femminile a Cossato, il ciclismo, oltre sempre alla filodrammatica.
La Pro Candelo vinse trionfalmente il Campionato di Terza Categoria nel 1959, terminando il torneo imbattuta.
L’8 maggio 1961 la Pro Candelo battè il Brandizzo 6-0 nel big-match del campionato di Seconda Categoria. Quattro giorni dopo, vincendo il recupero a Colleretto, la Pro Candelo si aggiudicò il campionato, ma a fine stagione la società non fu ammessa alla Prima Categoria per il blocco delle promozioni. La formazione della squadra vincitrice era la seguente: Scatolini; Rossetto, Coda; Rainero, Striato, Orso; Zignone, Gallo, Valle, Guasco, Massocco.
Il 26 aprile 1964 ottenne una splendida vittoria nel “Trofeo Nino Costanzo”, campionato provinciale giovanile mentre la squadra Juniores della Pro Candelo vince il Trofeo Silvio Costanza Filidor (il campionato biellese di categoria).
Il 17 giugno 1973 la Pro Candelo battà La Cervo 5-2 dopo i calci di rigore (0-0 al 90’), vincendo il “Trofeo Valli Biellesi” sul neutro di Vigliano e nello stesso anno la Pro Candelo fu campione biellese di Terza Categoria.
Nel maggio 1975 La squadra Allievi di Cesare Chivetto vinse il titolo biellese.
Un brutto episodio nella storia della società avvenne il 30 novembre 1975: nel campionato di Seconda Categoria, la Pro Candelo è impegnata in casa con lo Sparta Novara. Il pubblico di casa è inferocito con l’arbitro, che ha concesso ai novaresi due reti in netto fuorigioco e negato due rigori ai padroni di casa. A metà ripresa, sul punteggio di 1-4, il tecnico biancoverde, Gianni Pescarolo, entra in campo e mette k.o. il direttore di gara con un pugno. La partita viene sospesa al 77’. La settimana seguente arriveranno le pesanti sanzioni del giudice sportivo: partita persa a tavolino alla Pro Candelo e squalifica a vita per Gianni Pescarolo.
Importante la data del 10 ottobre 1976 perché si svolse il primo derby candelese della storia: Pro Candelo-Valle 4-2.
Rimane nella storia della società la data del 9 maggio 1982 Pro Candelo-Santhià 2-1 con 700 spettatori in delirio. É l’apoteosi del campionato di Prima Categoria. L’inviato de “La Stampa” è Maurizio Crosetti, futuro giornalista di Repubblica. Il Gattinara (42 punti) è già promosso, mentre le due contendenti, appaiate a quota 31, si giocano il secondo pass per la Promozione. La squadra di Tony Brando (giocatore-allenatore) giocò una gara perfetta e centrò la terza promozione in tre anni. Decisiva una doppietta del bomber Crepaldi, all’8’ e al 70’. Di Frara (80’) la rete del Santhià. La Pro Candelo giocò con: Ferrarese; Crestani, Dazza; Rossi, Cestari, Triban; Allegra, Barbero, Brando, Dionisio, Crepaldi. Il Santhià con: Tara; Loro, Loreni; Frara, Mosca, Manzo; Raisi, Yon, Trivieri, Scotti, Burbello.
Dal 1983 al 1986 la società partecipò al Campionato di Promozione: furono gli anni in cui la società raggiunse il suo massimo livello sportivo.
Il 17 giugno 1986 venne inaugurato del campo di San Giacomo con una storica partita amichevole con la Sampdoria che vinse 8 a 2.
Nel settembre 1988, il Comune di Candelo celebrò 1000 anni di vita e la Pro Candelo organizzò il prestigioso “Torneo del Millennio”. Con la partecipazione di quattro blasonate formazioni piemontesi: Biellese, Pro Vercelli, Casale e Alessandria. Il torneo fu vinto dalla Bellese che superò in finale il Casale ai rigori (2-2 nei tempi regolamentari).
Nel giugno 1991 venne attuato un gemellaggio sportivo-culturale con la squadra di Sarroch, Comune in Provincia di Cagliari, che ancora ai tempi attuali è attivo.
Nel maggio 1997 la Pro Candelo, squadra Giovanissimi di Maurizio Didonè è campione provinciale.
Successo bissato nel maggio 2001, questa volta con l’allenatore Edoardo Sperandio.
Il 21 dicembre 2003 si disputò un nuovo e inedito derby candelese tra la Pro Candelo e il neonato Gs Candelo, con vittoria per 5 a 1 della Pro Candelo.
La Società S.C. Pro Candelo nell’anno 2006 è stata oggetto di una fusione con un’altra Società del territorio, denominata G.S.O. Sandigliano Calcio ed a seguito della fusione la nuova denominazione sociale divenne per un certo periodo A. C. Pro Candelo Sandigliano.
Nel maggio 2009 la squadra Juniores di Massimo Rossi si laureò campione biellese, in un’annata d’oro in cui anche gli Allievi di Glauco Pertel vinse il titolo provinciale.
Nel 2011 venne celebrato il Centenario della società con la pubblicazione di un libro.
Inoltre, nell’occasione, Gianfranco Massarenti elaborò il nuovo logo della società che merita di essere illustrato perché riassume la storia ultracentenaria dell’Associazione Sportiva. La base è l’antico logo fondativo dell’associazione che era anche ciclistica; rappresentato dal cerchio di una bicicletta ed i raggi stilizzati. Al centro l’antico scudo suddiviso in quattro parti raffiguranti: in alto a sinistra l’aquila reale con scudo (si potrebbe dire) sabaudo a croce bianca e fondo rosso; in alto a destra i simboli ecclesiastici con chiavi incrociate sovrastate dal cappello vescovile o papalina.; in basso a sinistra il braccio con candela con sottostante la figura stilizzata di una volpe; in basso a destra una torre del Ricetto vista esternamente. Sotto allo scudo trova posto il moderno pallone da calcio simbolo del Sandigliano Calcio, che recentemente ha unito le sue forze a quelle della Pro Candelo. E poichè il centenario della Pro Candelo cadde nell’anno del 150 ° dell’Unità d’Italia fu inserito nel logo anche un drappo tricolore che abbraccia lo scudo e si trasforma in una sciarpa del tifoso attorno al pallone assumendo i colori verde e rosso della società. A contorno sul cerchio la scritta commemorativa: “1911 2011 A.S.D. PRO CANDELO SANDIGLIANO”.
Nell’anno 2016 la Società Pro Candelo Sandigliano ha cambiato nuovamente la sua denominazione nell’attuale Torri Biellesi A.S.D.
Nonostante queste modifiche di denominazione, le persone della dirigenza protagoniste negli ultimi tempi di queste variazioni sono sempre le stesse – magari variando talora il ruolo – e la società ha sempre mantenuto il logo della Pro Candelo ed utilizzato gli impianti sportivi della Pro Candelo: tutti questi fattori consentono di considerare la continuità centenaria del soggetto sportivo (per la precisione l’ultimo cambiamento di denominazione ha consentito di includere nel territorio di operatività della società il Comune di Benna).
Garanzia di patrimonio storico della società è proprio l’attuale Presidente Graziano Falla Trella il quale fu già Presidente dal 1996 al 2006 ed è il Presidente in carica a partire dal 2010: grazie a lui ed ai suoi collaboratori la società vuole proseguire la sua ultracentenaria storia con la dignità e la passione di sempre, continuando la sua opera non solo sportiva ma anche sociale e culturale nel territorio.
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